Dopo il Rione Portella con “La Strega del Sorriso”, è stato il Rione San Rocco a sfilare al Palio de San Michele 2016 di Bastia Umbra con “100% Colore”: a spiegare la scelta, il capitano del Rione San Rocco Simone Ridolfi. “È il mio secondo anno di mandato da Capitano e chi ha indossato quel mantello sa cosa significa. Oneri ed onori, gioie e dolori che soltanto chi se ne è fatto carico può capire davvero. Oneri? Essere Capitano non è solo a Settembre ma tutto l’anno. Posso dire solo che con un Consiglio così al mio fianco, fatto di gente che ama il rione, lavorare per il Palio è tutto molto più semplice! Onori? Rappresentare il mio Rione, portare lo stendardo, sentirsi chiamare “Capità!” quando passeggi per Bastia, beh… Ti fa dimenticare tutti gli oneri e ti da una carica che ti fa dire: vale la pena di vivere!”
E, riguardo alla sfilata: “Il titolo della sfilata rappresenta la similitudine perfetta di quello che sento dentro. 100% colore come 100% energia da sprigionare. Dal primo carrista all’ultima comparsa, dal regista al costumista, dall’attore principale alla sartoria… Come cantava Venditti: “Questa notte è ancora nostra”! Nel giorno più intenso e lungo dell’anno noi saremo qui a prenderci la scena. Quando si aprirà il sipario sfilerà il Rione San Rocco: grinta, intensità ed adrenalina miscelate insieme. Con quella sensazione unica che ti fa dire: grazie! Ce l’abbiamo fatta, a prescindere da tutto. Come sempre…Forza San Rocco”.
Dopo la sfilata del Rione San Rocco, questa sera, venerdì 23 settembre, è il turno del rione Sant’Angelo con Indagine su quattro cittadini al di sopra di ogni sospetto, mentre domani il Palio de San Michele 2016 chiude le sfilate con il Rione Moncioveta e la sfilata Moncioveta 2016.
TRAMA – “100% COLORE”, LA SFILATA DEL RIONE SAN ROCCO AL PALIO DE SAN MICHELE 2016
A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
Le forme. Le emozioni.
Serve cogliere migliaia di sfumature per non compiere un viaggio in bianco e nero, eliminando piuttosto il grigio delle paure e della diffidenza.
Serve abbandonare i vecchi abiti mentali e imparare a mettersi nei panni di altri, per capire quanti “colori” si può essere.
Abitudini, usi e costumi. Abilità, idee e regole.
Prendiamo i colori della pelle e dell’anima e mischiamoli per vestirci di tolleranza.
In fondo, che differenza c’è?!
Foto: Ufficio stampa Ente Palio/© FAP FOTO
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