A Bettona l’enologia ha incontrato la storia per dare vita a un nuovo brand: le Cantine Bettona, guidate dal presidente Giovanni Mattoni, hanno dato vita a “Vetunna”, il marchio voluto dai 200 soci della Cantina e che accompagnerà le nuove produzioni vinicole, a cominciare proprio dal “Novello 2016”.
Brand e vino nuovi sono stati presentati ufficialmente domenica 30 ottobre, nella cantina di via Assisi a Bettona. “Presentando questo nuovo marchio – ha dichiarato il presidente Mattoni – facciamo un passo importante, radicandoci, se possibile, sempre di più con il territorio. Questa è la nostra cooperativa, la Cantine Bettona, e rimarrà tale”. “Mettere insieme le eccellenze di Bettona – ha detto il sindaco Lamberto Marcantonini – è uno degli obiettivi della nostra amministrazione. Unire la cultura, all’enogastronomia e alle bellezze del territorio è una carta vincente nella promozione della nostra città. Ed è in questo cammino che si inserisce l’iniziativa delle Cantine Bettona che, attraverso la scelta del nome ‘Vetunna’, richiama e valorizza la nostra cultura”.
“Storia e territorio – gli ha fatto eco Simone Sisani, docente di storia romana e preromana all’Università di Macerata – camminano insieme e quando si intraprende un percorso di valorizzazione si può partire indistintamente da uno dei due fronti ma le ricadute si hanno su entrambi i versanti. Il nome scelto – ha detto entrando nel dettaglio del nuovo marchio – è quello che probabilmente aveva la città in periodo etrusco”.
Un visual che graficamente richiama la città di Bettona con due torri merlate ai lati e nel mezzo un balcone etrusco con dentro la sagoma del santo protettore. A realizzarlo la graphic designer, Daniela Pazzaglia. “Creare un brand è un viaggio nel tempo, nei luoghi e nel territorio – ha spiegato –. In questo caso mi sono ispirata ad un antico sigillo della città di Bettona che risale al XIV secolo”. Nel marchio “Vetunna”, quindi, tutto parla di Bettona. “Abbiamo voluto rendere omaggio alla nostra città e alle sue origini etrusche – ha detto Filippo Camilletti di Cantine Bettona – ma non solo. Perché l’identità del territorio esalta la peculiarità della produzione, per poter affermare con convinzione profonda – ha concluso – che questi vini, così come sono, si possono realizzare solo e unicamente qui, in questa terra di Bettona.
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