Dopo quattro tappe da tutto esaurito, il Festival dell’Umbria antica 2023 fa il giro di boa e inizia la sua seconda parte con due grandi eventi di divulgazione storica a Bettona (21 ottobre) e Colfiorito (22 ottobre). Un weekend “divino” con cinque grandi lezioni divulgative di alto valore scientifico per scoprire i mille volti di Venere, la storia millenaria della Dea Cupra e tutte le sfumature di Vertumno, il dio etrusco-romano delle stagioni.
Il 21 ottobre a Bettona. La quinta tappa del Festival dell’Umbria antica 2023 si aprirà dunque alle 16.00 del 21 ottobre nella sezione archeologica del Museo della città di Bettona (Piazza Cavour, 3) con la lezione di Paola Romi “In due sotto un tetto. Ripararsi e proteggere case e templi dalle intemperie tra III e II secolo a. C. a Bettona e dintorni” una riflessione sul tesoro di terrecotte architettoniche che impreziosiscono il museo, testimoni del maestoso ingegno umano e fusione perfetta di arte e funzionalità. La scrittrice Mariangela Galatea Vaglio, autrice di “Teodora. I demoni del potere” (Piemme) e “I lupi di Roma. Antonio contro Ottaviano” (Giunti) terrà una lezione su “La dea eterna: i mille volti di Venere” in cui spiegherà perché Afrodite non può essere considerata solo come la dea dell’amore e della bellezza: il suo retaggio va oltre il semplice fascino estetico. La sua influenza nell’arte, nella cultura e nella storia dell’umanità è tanto profonda quanto enigmatica. Il ciclo di lezioni divulgative a Bettona si chiuderà con il professor Enrico Zuddas che parlerà di “Vertumno, il dio etrusco-romano delle stagioni”: Meno noto rispetto ad altre divinità ma non meno affascinante, Vertumno rappresenta un legame unico tra le culture etrusca e romana. Dio delle stagioni, della vegetazione e della trasformazione, Vertumno ha influenzato la religione e la cultura romana in modi sottili ma profondi. La giornata si concluderà con la visita gratuita all’interno della sezione archeologica del museo della città di Bettona.
Il 22 ottobre a Colfiorito. Al Museo archeologico di Colfiorito, al confine tra Umbria e Toscana si chiuderà il weekend “divino” del Festival dell’Umbria antica 2023 con due alte lezioni divulgative dedicate alla civiltà dei Plestini, l’antico popolo di origine umbra che abitava la zona dell’attuale piana di Colfiorito, a pochi chilometri da Foligno. Alle 10.30 di domenica 22 ottobre, Gabriella Sabatini, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria inaugurerà la giornata con una lezione su “Dèi e uomini nella piana di Colfiorito: dal santuario plestino di Cupra alla chiesa di Santa Maria di Pistia”. Mentre il celebre glottologo e studioso delle tavole Iguvine Augusto Ancillotti parlerà de: “La grande madre protettrice: il culto della Dea Cupra”, il cui si perde nei millenni. Le divinità della fertilità erano di fondamentale importanza per le società agrarie antiche, poiché avevano il potere di garantire raccolti abbondanti e la prosperità della comunità. A seguire alle 15.30 si potrà visitare il Museo archeologico di Colfiorito al prezzo agevolato di 5 euro. Si consiglia la prenotazione a info@festivalumbriantica.it
Il tema del Festival dell’Umbria antica 2023. Il tema di questa seconda edizione del Festival dell’Umbria antica è “Uomini e Dèi”. Un viaggio culturale per indagare il rapporto tra Etruschi, Romani e i popoli italici con il divino, la morte e la religione in Umbria, considerata la regione mistica d’Italia. Chi siamo, da dove veniamo, dove andremo, qual è il nostro posto nel mondo, cosa ci sarà dopo la morte. Temi ineludibili a cui gli uomini e le donne hanno dato diverse risposte nel corso della storia. Capire il modo di pensare, vivere, pregare e convivere dei popoli che hanno vissuto nel cuore verde d’Italia è il modo migliore per riflettere sul nostro presente. Dopo Bettona e Colfiorito, le ultime due tappe invece saranno al Museo del Capitolo di Perugia (11 novembre) e al Museo Archeologico di Terni (2 dicembre).
Cos’è il Festival. Il Festival dell’Umbria Antica è un appuntamento annuale di grande valore culturale, che mira a diffondere la storia dell’Umbria antica e a far conoscere al resto d’Italia il ricchissimo patrimonio archeologico di questa regione. Con otto importanti eventi divulgativi in sette diverse città umbre, il Festival offre gratuitamente al pubblico lezioni di alto livello scientifico presentate dai massimi esperti del settore. Questo festival itinerante non solo contribuisce alla diffusione del sapere storico, ma inserisce anche in maniera definitiva l’Umbria nella mappa dei grandi eventi culturali legati all’antichità. Un’iniziativa imperdibile per tutti coloro che desiderano esplorare le radici della storia e della cultura umbra.
Foto in evidenza tratta da Ministero della cultura
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