(AssisiNews continua con la sua sezione buone notizie. Uno spazio dedicato a quelle notizie che magari sono meno d’impatto rispetto ad altre più eclatanti, ma che sono comunque significative, per Assisi o l’Umbria, perché buone e positive. Un piccolo spazio dedicato a quanto di buono – e di bello – ci circonda. Se avete una buona/bella storia da segnalarci, potete scriverci a info@assisinews.it. Oggi dedichiamo uno spazio alle mascherine prodotte dalla Betatex Spa, altra azienda del territorio scesa in campo contro il coronavirus).
C’è anche la Betatex Spa, società che dal 1976, anno di fondazione, produce articoli monouso e set chirurgici per sala operatoria, in prima linea contro il Coronavirus. “Quando abbiamo visto quello che stava accadendo ci siamo adoperati per rimettere in funzione un macchinario per la produzione di mascherine e contribuire a far fronte alla grande richiesta che c’è di questo prodotto sul mercato. Ora, grazie ai nostri dipendenti, riusciamo a realizzarne circa 10mila al giorno, ma pensiamo di poter aumentare la produzione; sono invece circa 100mila le mascherine che abbiamo messo a disposizione gratuitamente degli ospedali del nord Italia soprattutto della zona ‘rossa’, e della Protezione Civile. I ringraziamenti ricevuti di coloro che stanno in prima linea ci hanno ripagato ampiamente”.
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Le parole sono di Fabio Bartolini, amministratore delegato della Betatex Spa, che tra i suoi tre stabilimenti ne ha appunto anche uno a Ospedalicchio con 100 dipendenti. L’esempio virtuoso di questa azienda umbra è riportato dalle colonne di Nazione Umbria (un paio di giorni fa) e Corriere dell’Umbria (oggi, 18 marzo 2020). “A gennaio di quest’anno – spiega alla Nazione Umbria Bartolini abbiamo cominciato a percepire la gravità della situazione, visto che importiamo alcuni prodotti dalla Cina. Speravamo che in Italia andasse diversamente, che non si arrivasse a questa drammatica emergenza; ma vista la situazione, ci siamo sentiti di mettere a disposizione quantitativi adeguati dei nostri prodotti. Quando è emersa la penuria di mascherine, abbiamo deciso di tornare a produrle: non saranno sufficienti al fabbisogno complessivo, ma di certo sono di supporto in molte situazioni”.
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Così gli operati della Betatex Spa hanno rimesso in funzione un macchinario abbandonato da tempo: “Così – aggiunge Bartolini – abbiamo donato 50 mila mascherine al nostra Prociv regionale e altrettanti ad alcuni nosocomi del settentrione che sono già nostri clienti. Nei nostri siti produttivi di Cortona e in Romania inoltre – conclude l’ad – produciamo anche camici e materiale usa e getta di cui si ha particolarmente bisogno in questo momento. Materiale destinato a molti degli ospedali, come Lodi e Codogno, particolarmente colpiti da questa emergenza. Una produzione che portiamo avanti in un momento ‘folle’, garantendo i prezzi più bassi del mercato. In questi giorni ci siamo aggiudicati una gara della Consip proprio per questo. Ora le imprese devono avere anche un ruolo ‘sociale’ al servizio del Paese”.
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