Dopo mesi di polemiche e richieste di dimissioni, il 25 Settembre 2024 il Magistrato Presidente Marco Tarquinio, con propria nota scritta, letta all’Ente riunito nella sede di piazza del Comune, ha rassegnato irrevocabilmente nelle mani della sindaca, Stefania Proietti, il mandato ricevuto presso l’Ente Calendimaggio.
La nota è stata diffusa dalla pagina istituzionale della Festa: nello specifico, Marco Tarquinio esprime “tutto il suo rammarico di non poter proseguire nell’affrontare l’impegno della presidenza per la gestione della Festa”, che definisce “piena di bellezza, energia, grazia e cultura”. Un addio motivato non dalle polemiche politiche ma “a causa dei tanti impegni pubblici, oltre all’attuale, prestigiosa ed impegnativa condizione di parlamentare europeo, acquisita dopo le elezioni Europee dell’8 e 9 giugno 2024”.
Proprio in virtù della candidatura, considerato che secondo lo statuto dell’associazione, il magistrato deve mantenere l’apoliticità dell’Ente, l’opposizione aveva “sollevato dubbi sulla sua permanenza in carica durante la festa di Calendimaggio”. Ora le dimissioni. L’ex presidente Marco Tarquinio ha ringraziato gli “attuali e passati collaboratori all’Ente Calendimaggio” e ha rivendicato “il lavoro di questi due anni, volto a valorizzare persone, relazioni e struttura della Manifestazione”. Infine, ha ribadito “la necessità di una unità di intenti e leale collaborazione di tutti, per perseguire tutti i progetti in itinere e per far crescere e difendere un patrimonio davvero grande la Festa di Calendimaggio”. Non è chiaro ora a chi passerà la presidenza del Calendimaggio: nel 2021, in una situazione analoga (Giorgio Bonamente si dimise a un anno dalla scadenza per presentarsi alle elezioni comunali) il timone passò al vice, Lanfranco Pecetta. Se così fosse, la ‘palla’ dovrebbe passare a Stefano Venarucci, vicepresidente.
© Riproduzione riservata