Accogliendo il ricorso presentato dalla Nobilissima Parte de Sopra, il collegio dei Saggi ha deciso che il Palio del 1972 è da aggiudicare alla Nobilissima. La decisione è stata comunicata ai Priori delle due Parti. Le motivazioni della sentenza sono state già notificate ai Priori Maggiori di ciascuna Parte. Il consiglio dei saggi, nelle sue quindici pagine di motivazione (qui il pdf integrale), spiega in estrema sintesi che esiste una prova provata che il Palio del 1972 fu all’epoca assegnato alla Parte de Sopra, mentre non è “provata” la decisione ufficiale di farlo diventare un ex aequo. Non bastano infatti gli albi aggiornati in tal senso, ma serve una prova certa. Che Parte de Sotto non ha saputo fornire, e quindi Parte de Sopra ha ragione nel sostenere che il Palio è il suo.
I Saggi hanno disposto che “venga eseguito il ricamo della data “1972” sul Vecchio Palio del Calendimaggio, nella porzione “di competenza” della Parte de Sopra, conservata presso il Palazzo Comunale di Assisi, a cura e spese della Nobilissima Parte de Sopra; disporre la stampa di un elenco, o “Albo d’Oro”, delle vittorie della Festa di Calendimaggio, contenente la corretta attribuzione della vittoria dell’edizione 1972 alla Parte de Sopra, unitamente alla menzione dell’emananda decisione di codesto ill.mo Collegio dei Saggi, da mantenere affisso presso la Sede dell’Ente Calendimaggio di Assisi; disporre l’immediata rettifica dell’elenco delle vittorie riportato nel sito internet www.calendimaggiodiassisi.com, nei siti internet e/o pagine web comunque riconducibili alle Parti ed all’Ente Calendimaggio a cura e spese dei titolari di ciascun sito e/o pagina ed in tutte le pubblicazioni telematiche online in qualche modo riconducibili alla Festa di Calendimaggio.”
Mentre su Facebook esplode la gioia dei partaioli blu, è durissima la replica del Magnifico Priore Massimiliano Della Vedova: “Dopo 47 anni, tre persone appartenenti al collegio dei Saggi, che peraltro sono in scadenza di mandato tra una settimana, come peraltro i consigli di parte, hanno deciso di riscrivere la storia, dando una sentenza per poi lavarsene le mani. Il presidente dei Saggi – dice il Priore de Sotto – è la sorella del Gran Cancellario della Parte de Sopra e gli altri due sono di appartenenza di famiglia de Sopra. Dal 20 aprile siamo stati sotto processo, troviamo la cosa vergognosa. Il saggio deve fare il saggio, non il magistrato. Questo non lo accettiamo, Parte de Sotto contesta la sentenza inappellabile e ci sarà assemblea venerdì sera. Manifesterò la volontà di lasciare nell’immediato e di non essere più a disposizione della Parte per la massima carica, rimettendo il mio incarico ai partaioli. Ribadisco, a una settimana di distanza dal termine dell’incarico dei Saggi questa è davvero una presa in giro. Chi vuole fare la festa con questi paletti la faccia, ma io lascio per sempre, perché così non è una festa”. Contenuta ma gioiosa la reazione del Priore Maggiore Aleardo Pelacchi: “Siamo contenti di veder confermato il nostro diritto al Palio del 1972, in cui abbiamo sempre creduto. Un pensiero a chi non è più con noi, ma che ha sempre lavorato per lo stesso obiettivo”, le sue parole.
Nei mesi scorsi, la Nobilissima Parte Sopra aveva inoltrato un ricorso al Collegio dei Saggi dell’Ente Calendimaggio nel 2006, per ripresentarlo nel 2007 ed integrarlo, con ulteriore documentazione, nel 2008”. “Quello che chiediamo – spiegava la nota postata nella pagina Facebook – non è di accertare quale delle due Parti abbia conseguito la vittoria di quella edizione della Festa di Calendimaggio, perché siamo certi che nessuno possa smentire i fatti storici, che hanno visto l’assegnazione del Palio alla Nobilissima Parte de Sopra, ma semplicemente chiediamo di ripristinare la ‘verità vera’, anche in ossequio della dedizione e dell’amore di Parte di tanti, Partaiole e Partaioli che assistettero a quelle vicende e che ora, purtroppo, non ci sono più”.
All’epoca la vicenda aveva portato alla replica indiretta della Magnifica Parte de Sotto: “Non rispondiamo alle polemiche insensate che vanno a rinvangare un lontano passato, per il quale la storia è stata già scritta. Prepotenza ed arroganza non sono mai stati termini consoni alla storia della Magnifica Parte de Sotto ed i Partaioli della Magnifica Parte de Sotto vanno rispettati”, si leggeva tra l’altro in una nota.
Nella serata di mercoledì 11 settembre, le campane di San Rufino hanno suonato a distesa (il parroco, don Cesare Provenzi, è un ‘tifoso’ di Parte de Sopra) e alcuni partaioli della Nobilissima sono scesi in Piazza San Rufino per festeggiare. Presenti tra loro anche alcuni storici partecipanti di quell’edizione del Calendimaggio 1972.
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