Trovare una sintesi tra l’accoglienza, in alcuni casi doverosa, e il decoro dei luoghi cittadini che sono un patrimonio di tesori prima ancora che di ricordi. Nonostante le segnalazioni reiterate, rimane aperto il problema dei parcheggiatori abusivi a Santa Maria degli Angeli: numerosi i blitz delle forze dell’ordine (una decina le persone identificate e denunciate nel corso di ogni controllo) e le denunce, ma il fenomeno non sembra avere fine, anche con risvolti igienico-sanitari sgradevoli per chi vi assiste e anche pericolosi per la salute.
Correlato: Parcheggiatori illegali, accattoni e venditori ambulanti: Santa Maria non ne può più
L’ultimo caso – come riporta il Corriere dell’Umbria in edicola venerdì 9 febbraio 2018 – è accaduto pochi giorni fa, in Piazza Martin Luther King, a poca distanza dalla Basilica di Santa Maria: “Con i miei due figli percorrevamo il marciapiede a fianco il monumento dei Caduti – racconta un cittadino su Facebook – quando ho notato una persona che improvvisamente si è fermata per espletare i suoi bisogni contro un muro, rivolto verso il monumento ai Caduti. Fortunatamente i miei figli non hanno visto nulla, ma per quanto rispettoso del prossimo, moderato nei termini e nelle azioni – scrive – sono stanco di non sentirmi più sicuro nei luoghi fatti dai miei nonni”.
Secondo il racconto dei cittadini, gli abusivi “sono sempre presenti, nei fine settimana sono anche di più. Qualche giorno fa in via Protomartiri Francescani se ne contavano ben sette in nemmeno 300 metri, va bene il rispetto verso il prossimo, ma tali atteggiamenti sono inaccettabili. Sia messo un punto fermo e di non ritorno all’illegalità e al mancato decoro”. Polizia e Carabinieri hanno ripetutamente sanzionato varie persone, requisendo anche gli ‘incassi’ illeciti, iniziando le pratiche per l’espulsione degli irregolari. Prevenzione (con avvertimenti verbali che spiegano l’irregolarità di certe pratiche) e repressione (controlli, denunce e rimpatri) non sembrano però funzionare: sempre sui social, i cittadini segnalano “di venire costantemente importunati” dagli abusivi.
© Riproduzione riservata