“Una fiaccolata per non dimenticare Davide ma anche, nel rispetto delle decisioni della giustizia, dolorosamente da rispettare, per non far dimenticare il comportamento di chi avrebbe quantomeno dovuto tentare di salvarlo e non lo ha fatto”. Domenica 19 sera, con partenza da piazza San Rufino e arrivo in piazza San Francesco, dove con le fiaccole è stato composto il nome DAX in memoria del giovane, si è tenuta una fiaccolata per ricordare il giovane 24enne prematuramente scomparso durante una battuta di caccia. Non è mancata una sosta in piazza del Comune, dove per ricordare Davide Piampiano è stata suonata Ovunque Sarai di Irama. (Continua dopo il video – link diretto)
Una iniziativa voluta dalla famiglia, dalla fidanzata del giovane e dagli amici “anche per rimarcare, al di là di ogni valutazione giuridica, il comportamento di Piero Fabbri”, la breve nota diffusa dai parenti del giovane. Un modo quindi per ricordare il giovane 24enne, ma anche per non dimenticare il comportamento del 56enne, che non solo non ha allertato i soccorsi, ma per giorni ha mentito alla famiglia. (Continua dopo la fotogallery)
La famiglia di Davide Piampiano, che nel frattempo al pool difensivo ha aggiunto anche l’avvocato Fabio Maresca, aveva espresso già il suo dolore in una lettera di qualche giorno fa, smentendo la versione di Fabbri ma anche ricordando il suo comportamento “biasimevole”, non solo per l’omesso soccorso, ma anche per il suo raccontare “bugie e storielle ridicole. Non cerchiamo vendetta ma solo giustizia, consapevoli che tali due concetti siano profondamente diversi. La prima apparterrebbe a pochi, la seconda dovrebbe essere e crediamo che sia, per la vicinanza sincera dimostrata da tantissime persone, desiderio di una intera comunità civile”. (Continua dopo il video – link diretto)
Tesi ribadite anche in una intervista al Tg3: “Il comportamento di Fabbri subito dopo la tragedia è stato inconcepibile, veniva da noi a dirci che era stata una fortuna che lui fosse stato lì perché così Davide non era morto da solo. Fabbri smetta di dire che per lui Davide era come un figlio. Lei pensa che un padre farebbe quello che ha fatto Fabbri? Smetta di dirlo non solo nel rispetto di suo padre e della nostra famiglia ma di tutti i padri del mondo: nessun padre dopo un tragico errore non farebbe l’impossibile per salvare un figlio”.
Foto: Mauro Berti, gruppo editoriale Assisi News / Redazione Assisi News
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