Ancora degrado nel centro storico di Assisi. Di seguito l’intervento dell’ex assessore Francesco Mignani, che già nei mesi scorsi aveva inviato una segnalazione sul tema.
“Vivere o sopravvive? Pare che per alcuni cittadini di Assisi nell’affrontare le problematiche quotidiane non vi sia altra scelta e che tra il vivere e il sopravvivere, sono COSTRETTI a SUBIRE solo la seconda soluzione. Almeno questo è quello che capita (torno sull’argomento dopo sei lunghi mesi), ai residenti di Vicolo Fortini, traversa di via Fortini (che in realtà è vicoletto Santo Stefano, ndr). In questo che era uno dei più belli angoli di Assisi, insiste una impalcatura a fianco di una abitazione privata, posizionata dai tempi dell’ultimo terremoto”.
“All’amministrazione chiedemmo – dice Mignani a proposito di questo esempio di degrado nel centro di Assisi – di intervenire sui proprietari dell’edificio affinché iniziassero i lavori di riqualificazione, ma a distanza di anni nessuna risposta. Il disagio avvertito dai cittadini è rappresentato dal fatto che il cantiere è del tutto incustodito, non vi è traccia di cartelli che indichino i responsabili dello stesso, la casa perimetrata presenta importanti segni di degrado pericolo di crolli, e lo spazio è angusto e scivoloso per via della poca luminosità”.
“Sotto il palco tanta sporcizia accumulata negli anni, il vicolo non può essere pulito adeguatamente e risulta covo di ratti e di zanzare. Un vero test quotidiano di sopravvivenza per i pochi residenti, aggravato dal fatto che alcuni di questi presentano anche delle invalidità motorie. A far da cornice a tutto ciò nel vicolo si trova anche un discendente , uno scarico fognario che perde liquami ed è maleodorante, contribuendo a rendere l’aria della piccola via ancora più malsana”.
“Credevamo che l’attenzione ai problemi dei cittadini fosse una delle priorità dei nostri amministratori, mai avremmo pensato a tanta negligenza ed indifferenza. Questo è un nuovo appello ad intervenire – conclude Mignani – rivolto a coloro che “ DOVREBBERO” tutelare la salute, la sicurezza dei cittadini e il decoro della città. In questo caso la scelta dei residenti di vicolo Fortini è la scelta dei diritti, della dignità e della civiltà. È la scelta del VIVERE, perché del sopravvivere ne abbiamo piene le scatole”.
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