Operata l’anziana aggredita a Tordandrea, colpita dal figlio a martellate. Questa mattina al Santa Maria della Misericordia di Perugia, sono stati rimossi i frammenti ossei dalla frattura cranica. L’equipe guidata dal dottor Corrado Castrioto, direttore della struttura complessa di neurochirurgia, coadiuvato dai dottori Michele Nardi e Rodolfo Corinaldesi, anestesista Anna Boarelli. La donna rimane in prognosi riservata, condizioni stabili.
Intanto il figlio sessantenne, rinchiuso a Capanne con l’accusa di tentato omicidio e difeso dagli avvocati Catia Mercuri e Daniele Federici, ha “Non ce la facevo più. Mia madre stava sempre peggio e io dovevo accudirla. Poi ho pensato anche a lei che avrebbe dovuto trascorrere una vita in quelle condizioni. Allora sono andato in garage, ho preso un martello e l’ho colpita con tre-quattro colpi. Lei gridava aiuto”, la confessione a proposito dell’anziana aggredita a Tordandrea fatta dal figlio.
Il sessantenne ha ripercorso il rapporto burrascoso con la madre, sin da prima della malattia, la grande casa divisa con lei e il figlio e quell’incombenza che a lui deve essere sembrata troppo grande: accudire la madre e prendersi cura della casa. Anche se in realtà – scrive il quotidiano – sembra che gran parte delle mansioni le svolgesse il nipote trentenne che ieri ha trascorso la giornata accanto alla nonna alla quale è legatissimo. Il legale di parte è l’avvocato Delfo Berretti.
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