Asilo nido comunale a Rivotorto, la struttura nascerà, ma non nella zona della ex lottizzazione Tofi dove insiste una porzione di verde pagata dai cittadini e poi ceduta al Comune, bensì in via Giuliani, Ministero permettendo.
Nei giorni scorsi i cittadini della zona si erano mobilitati – in tutto, una trentina di famiglie – e avevano chiesto un incontro alla giunta proprio per discutere della costruzione dell’asilo spostandolo in via Veronica Giuliani. “Una proposta accolta dall’amministrazione – fanno ora sapere i cittadini – visto nell’assemblea popolare convocata nei locali della Pro loco, la sindaca Stefania Proietti ha annunciato pubblicamente che è stata fatta richiesta al Ministero di poter realizzare l’asilo nido in questa zona da noi suggerita. Ora restiamo fiduciosi in attesa di una favorevole risposta altrimenti cercheremo un altra soluzione avanzando nuove proposte, perché noi vogliamo l’asilo nido a Rivotorto in una zona più idonea che non crei grossi disagi alla popolazione come quelli che sorgerebbero in via della Pace”.
Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale a guida Proietti aveva ottenuto in tutto 3 milioni e 240 mila euro grazie ai finanziamenti messi a disposizione dal Pnrr, risorse che saranno utilizzate per la costruzione di tre strutture nelle frazioni di Rivotorto, Petrignano e Castelnuovo. I nuovi asili nido comunali, tutte da realizzare, si aggiungono al già esistente primo plesso comunale “Maria Luisa Cimino-Crescere insieme” a Santa Maria degli Angeli, fortemente voluto dalla giunta Proietti nell’ambito di un progetto educativo che va da 0 a 6 anni di età, che ha già accolto i bambini da settembre 2021. Le risorse permetteranno la riqualificazione di due edifici esistenti e la costruzione di un nuovo complesso scolastico: un segno di attenzione per le famiglie del territorio con bimbi piccoli, ma che nel caso dell’asilo nido comunale a Rivotorto si scontra con l’addio di parte del verde della frazione: come avevano rivelato i residenti a dicembre infatti, la costruzione dell’asilo farebbe dire addio a tante varietà di alberi che i residenti come detto si son pagati di tasca loro e che hanno ceduto al Comune qualche anno fa, e che tra l’altro cancellerebbe anche il parcheggio rendendo più complessa la viabilità della zona. “Ci siamo incontrati qualche giorno prima di Natale – spiegano i residenti – e abbiamo deciso di chiedere un incontro all’amministrazione comunale per valutare l’ipotesi di uno spostamento della struttura in un’area più consona e meno problematica, tutelando le nostre esigenze”. La zona individuata è quella di via Veronica Giuliani, ma ora il ministero deve dare l’ok.
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