Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la decisione di conferire la cittadinanza onoraria ai sopravvissuti italiani alla Shoah, coloro che sono tornati dai campi di sterminio (elenco fornito dalla Ucei – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane). Prima del dibattito, il sindaco Stefania Proietti ha illustrato le motivazioni alla base del conferimento che è contemplato dallo statuto comunale di Assisi (in particolare l’art 1 comma 16 stabilisce di concedere, ogni anno, la cittadinanza onoraria per la pace a persone italiane e straniere che abbiano acquisito meriti particolari per la promozione della pace nel mondo).
Tra l’altro, Proietti ha ricordato che nel 2004 il presidente della Repubblica conferì la Medaglia d’oro al merito civile alla Città di Assisi (qui la storia). Il sindaco ha anche ricordato che il 13.06.2018 è stata deliberata l’adesione della Città di Assisi all’Associazione “Città per la Fraternità” e il 27.11.19 è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale, l’impegno a sostenere il percorso della commissione del Senato della Repubblica contro il razzismo e l’antisemitismo e in particolare a coltivare la memoria contro tutti i totalitarismi, contro i crimini compiuti nelle guerre, contro le leggi razziali, contro la persecuzione degli ebrei e in ricordo della Shoah, dell’esodo di Giuliano-Dalmati, dei massacri delle Foibe, e di ogni altro eccidio a danno di innocenti ed indifesi, collaborando con le associazioni, per la tutela e la valorizzazione della memoria, aiutando la ricerca storica, lo studio della storia contemporanea e l’educazione alla cittadinanza nelle scuole, in particolare attraverso la memoria dei sopravvissuti.
Al dibattito sulla cittadinanza onoraria ai sopravvissuti italiani alla Shoah hanno partecipato Giorgio Bartolini (che ha sottolineato “l’importanza dell’atto, proponendo di concedere la cittadinanza anche ad Aldo Calzolari, che aveva suggerito il conferimento della medaglia d’oro”), Luigi Bastianini (“una scelta che va al di là delle posizioni politiche”), Paolo Lupattelli (“Un segnale forte che proviene dalla città di Assisi a cui va dato concretezza”), Moreno Fortini (“Un plauso per aver dato pari dignità alla Giornata della Memoria e al Giorno del Ricordo”), Federico Masciolini (“Importante che su questo tema non ci siano divisioni”), Giuseppe Cardinali (“Compito di tutti avere memoria di quanto accaduto”), Carlo Migliosi (“Da Assisi con questo atto si leva una voce ancora più forte per riaffermare il no a tutti i tipi di violenza”), Simone Pettirossi (“La pace vera deve partire dalla verità, dall’approfondire le genesi dei massacri della storia, dal distinguere le atrocità derivanti da legittimazioni”).
Per tutti questi ragionamenti, il Consiglio Comunale ha approvato il conferimento della “Cittadinanza onoraria per la Pace della Città di Assisi” a tutti i sopravvissuti italiani alla Shoah con la seguente motivazione:
“ La Città di Assisi conferisce la Cittadinanza onoraria per la Pace ai sopravvissuti italiani alla Shoah, che subirono, ancora bambini, l’odio cieco delle leggi razziali e l’orrore dei campi di sterminio; e continuano oggi ad essere memoria viva, con la testimonianza e l’esempio di vita, affinché non si ripetano mai più tali indicibili crudeltà.
Coloro che sono ancora oggi testimonianza vivente della immane tragedia delle persecuzioni razziali, e, contro ogni incomprensibile negazionismo, si sono adoperati per custodire e divulgare la memoria di questa dolorosa pagina della nostra storia.
Coloro che, pur portando nel corpo, nella memoria e nel cuore i segni dell’orrore vissuto, hanno promosso e diffuso i valori della fraternità, della tolleranza, del rispetto e dell’integrazione e combattono, con la testimonianza di vita e il racconto rivolto soprattutto ai giovani, il pericolo dell’indifferenza egoista.
Coloro che, avendo vissuto in prima persona la più efferata persecuzione, sono impegnati affinché le istituzioni siano vigili e sensibili ai temi del rispetto delle minoranze e della tolleranza tra popolazioni e religioni diverse e si adoperano instancabilmente nel chiedere, agli organi preposti, politiche attive per prevenire e debellare recrudescenze di antisemitismo e focolai di odio, intolleranza e discriminazione e per educare alla tolleranza e alla comprensione reciproca, alla libertà di religione e alla promozione della pace sociale.
La Città di Assisi conferisce la Cittadinanza onoraria per la Pace ai superstiti italiani dell’Olocausto, che con la propria testimonianza di vita, contribuiscono, ogni giorno, a coltivare la fraternità per costruire un futuro fatto di collaborazione e difesa dei più deboli, per crescere nel bene reciproco, per ‘dissodare il terreno su cui cresce l’odio, seminandovi pace” per rendere il nostro Paese un luogo migliore’.
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