Dopo l’articolo dei giorni scorsi relativo alle auto rovinate dagli animali sul Monte Subasio, questione sollevata dall’avvocato Delfo Berretti, difensore di due cittadini che avrebbero lasciato la loro auto in una piazzala della strada panoramica del Monte Subasio, tra la località Stazzi e le antenne, nel territorio nel Comune di Assisi ritrovandole danneggiate a causa di “numerosi capi di bovini ed equini che circolavano liberamente lungo la strada” in un caso, mentre nel secondo i responsabili sarebbero stati i cavalli che, inizialmente liberi, al ritorno dalla passeggiata “erano stati chiusi dentro i recinti”, arriva il chiarimento da parte di Fabio Borda, socio dell’azienda che gestisce il Monte Subasio che, nella richiesta di intervento di chiarimento e smentita, definisce “calunnie” quanto affermato.
“Dal 2009 affittiamo il terreno – sottolinea Fabio Borda ad AssisiNews – siamo una realtà locale che opera in questo posto che non è un ospite, ma un’azienda specializzata originaria del nord sì, ma che conosce alla perfezione il luogo nella quale lavora. Ormai siamo di casa e ci sentiamo pienamente integrati nel territorio. Se sono passati ben 12 anni significa che abbiamo lavorato e lavoriamo ancora oggi bene, dando continuità al nostro lavoro, adempiendo a tutti gli obblighi sempre e con costanza, sia sanitari che economici”. “La manutenzione del pascolo – spiega ancora Borda – è sempre stata fatta e viene fatta ogni giorno sia da parte nostra che della Comunità Montana. Il gestore è Silvio Pelliccia e costantemente cura gli animali con amore e dedizione verso gli stessi”.
Per quanto riguarda nello specifico le auto rovinate dagli animali sul Monte Subasio, Borda ritiene “normale che un incidente possa accadere, succede in ogni situazione della vita. Quando sono accaduti incidenti o situazioni simili siamo sempre intervenuti andando incontro alle esigenze delle persone richiedenti. Ma ci tengo a sottolineare che se una qualsiasi persona viene sul Monte Subasio e subisce un danneggiamento, in questo caso alle auto, non può segnalare l’accaduto dopo tutti questi mesi. Credo sia scontato – sottolinea – che se una persona vedesse danneggiata la propria macchina farebbe immediata denuncia al rientro presso le forze dell’ordine, subito dopo essersene accorto e senza pensarci troppo. Gli animali che si trovano sul Monte Subasio appartengono a diverse aziende – conclude – non possiamo essere chiamati in causa dopo questo lungo periodo trascorso. Un qualsiasi cittadino che rientrasse dal Subasio dopo aver subito danneggiamenti – ribadisce Borda – non ci penserebbe un attimo a sporgere denuncia. Non abbiamo alcuna prova che i fatti descritti possano essere ricondotti ad accadimenti avvenuti sul Monte Subasio e con cavalli o animali in quanto quelle auto potrebbero essere state danneggiate anche in altre circostanze”.
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