(Flavia Pagliochini) Procedono spediti i lavori di messa in sicurezza sismica, consolidamento strutturale e restauro conservativo della basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, ad Assisi, cominciati a maggio e resisi necessari a causa dei danni riportati in seguito ai danni provocati dal sisma del 2016. Il maquillage dovrebbe essere completato entro giugno/luglio, e almeno fino a metà febbraio sarà inaccessibile la Porziuncola, chiusa come la zona davanti all’abside, il presbiterio e il coro.
“Tale chiusura si è resa necessaria per l’installazione di una copertura protettiva alla Cappella e per montare il grande ponteggio interno alla cupola. Pur con grande rincrescimento tale chiusura temporanea si rende indispensabile; a motivo di ciò le celebrazioni feriali delle ore 7 e delle ore 18 si svolgeranno in Basilica davanti alla Porziuncola, mentre le celebrazioni ore 8.30 e delle ore 11 al Refettorietto. Le celebrazioni domenicali si svolgeranno regolarmente in Basilica davanti alla Porziuncola. Sono altresì confermate tutte le celbrazioni della Liturgia delle Ore (Lodi al mattino e Vespri al pomeriggio) come anche la recita del S. Rosario il sabato alle 21.15. Ugualmente visitabile rimane l’intero percorso del santuario e totalmente fruibile la Penitenzieria alla Sala San Pio X (Corridoio dell’Annunziata). Chiediamo ai frequentatori, ai pellegrini e ai visitatori di avere pazienza sapendo che alla riapertura la nostra Basilica e la Porziuncola saranno ancora più belle e accresciute in termini di sicurezza”, la nota dei frati.
I lavori sulla Basilica di Santa Maria degli Angeli vengono eseguiti grazie a un finanziamento pubblico istituito dal commissario straordinario per la ricostruzione dei danni del sisma 2016. Si tratta dell’intervento più esteso dopo la ricostruzione seguita al terremoto del 1832, con un costo di 7.621.410 euro per la basilica, 1.500.000 euro per il campanile e 1.053.000 euro per il consolidamento e messa in sicurezza dei dipinti murali delle cappelle laterali, dell’altare di San Pietro in vincoli e di parte della facciata laterale.
Per ‘colpa’ dei lavori la penitenzieria è stata invece trasferita nella sala San Pio X, situata nel percorso di uscita dal santuario. Come avevano spiegato la Provincia Serafica di San Francesco d’Assisi dei Frati minori di Umbria e Sardegna le indagini, condotte in collaborazione con il Dipartimento di ingegneria civile e ambientale – scienza delle costruzioni dell’Università di Perugia, avevano evidenziato la necessità di intervenire non solo nell’abside, sul transetto destro della basilica e sul campanile, come inizialmente previsto, ma sull’intera struttura della basilica.
© Riproduzione riservata