Bisognerà forse ricorrere al suggerimento di Cetto La Qualunque – “Cosa si può fare per le buche nelle strade? Ci ho pensato anche ieri e sono arrivato, sudato, a una conclusione: evitatele. Evitatele!!”, diceva il personaggio di Antonio Albanese ospite di Fabio Fazio – per ovviare al problema delle strade a groviera, piene di buche che mettono a dura prova le caviglie dei pedoni e gli ammortizzatori delle auto, ma una situazione pericolosa (e faticosa) anche per chi si muove in sedia a rotelle e biciclette o moto.
Lo scrive il Corriere dell’Umbria, che inizia oggi un viaggio per le strade dissestate di Assisi centro storico: dagli anni ‘80 fino a dopo il terremoto (San Francesco è stata rifatta all’inizio del 2000) le strade sono state oggetto di un rifacimento quasi totale (se si escludono alcuni vicoli della parte bassa e nella zona di Piazza Matteotti), ma oggi la zona più martoriata (e piena di buche) è quella di San Pietro.
Se di recente è stata aggiunta una rotonda nuova di zecca (al Serafico), la strada di accesso alla città e la piaggia di San Pietro sono una groviera e con una segnaletica stradale che, rifatta in occasione della visita di Papa Francesco ad Assisi nel 2013, mostra evidenti segni di usura. Complice anche il traffico in entrata e in uscita, l’asfalto è ‘sbreccato’ e con evidenti segni di usura e anche i marciapiedi necessiterebbero di un maquillage. “Chi viene a visitare Assisi dovrebbe poter godere delle sue bellezze senza dover preoccuparsi delle buche”, il commento di un commerciante; e questo senza dimenticare che sono numerosi i casi in cui i Comuni italiani, a causa delle buche, hanno dovuto risarcire cittadini e turisti che si erano fatti male o avevano subito danni alle auto.
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