Diversi cani maltrattati sono stati liberati e tratti in salvo dalla polizia di Assisi dopo essere stati trovati chiusi in un appartamento di Bastia Umbra. Uno degli animali è morto nonostante fosse stato portato d’urgenza all’ospedale veterinario di Perugia. Grazie al microchip che alcuni dei cani maltrattati recuperati avevano, si riusciva a risalire ai loro proprietari, un 47enne, toscano e una 41enne, laziale che risultavano al momento irreperibili. La donna, una laziale di 41 anni, è stata denunciata a piede libero per maltrattamento di animali.
Il personale del commissariato diretto dal vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca è intervenuto, con Usl e vigili del fuoco, dopo che dei passanti avevano udito lamenti dei cani. I cani maltrattati Sono stati trovati nel giardino tre boxer, uno accasciato a terra, denutrito e poi morto. Lungo il perimetro dell’edificio è stato quindi individuato una sorta di cunicolo protetto con tavole e pedane in alluminio: all’interno altri due cani di piccola taglia, di cui uno di pochi mesi in pessime condizioni igieniche. In casa sono stati poi trovati tre chihuahua e cinque cuccioli di pochi giorni, chiusi in un bagno e senza cibo, ma anche voliere con pappagalli esotici affidati ai carabinieri forestali.
L’inquilina dell’appartamento, la 41enne laziale, rintracciata dagli agenti e convocata presso il Commissariato, si giustificava affermando di aver dovuto lasciare i suoi animali perché a seguito di uno sfratto si ritrovava da sola a dover effettuare il trasloco. Le condizioni in cui venivano trovati gli animali, registrate dagli agenti di polizia e accertate dal Servizio Sanitario, non hanno potuto però evitare la denuncia per la donna che dovrà ora rispondere del reato di maltrattamenti di animali.
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