Dopo l’offerta dell’olio e dei doni della Campania, le celebrazioni di San Francesco 2018 si concludono con i discorsi dalla Loggia. Terzo per motivi di scaletta il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Al premier, arrivato alle 9.30 per assistere alla celebrazione, è stato regalato un libro sullo spirito di Assisi aggiornato all’ultima edizione, il volume “Francesco, il più italiano dei Santi” (che la comunità francescana ha voluto anche regalare ai vicepremier Di Maio e Salvini) e, per Conte, i vicepremier, e tutti i ministri, un libro sulla ricognizione dei resti di San Francesco.
“Sono onorato di essere qui”, la premessa del premier, applaudito più volte dal pubblico, che ha tenuto a rivolgere “un pensiero da Assisi alla Regione e alla comunità che l’anno scorso ha offerto l’olio, ossia la Liguria. Un pensiero ai genovesi, alla città e alla regione Liguria dopo la strage del Ponte Morandi. Sono lieto di annunciare che il commissario straordinario per la ricostruzione sarà il sindaco della città di Genova Marco Bucci, il decreto è già pronto a Roma”. “Oggi – ha aggiunto Conte – festeggiamo il Patrono della nostra Italia, paese che ammirano all’estero per le nostre bellezze e le nostre ricchezze. Un’Italia che merita un futuro di prosperità e di crescita, stiamo lavorando per questo. San Francesco con la sua testimonianza di vita ha dato attuazione al messaggio più rivoluzionario mai concepito, gli ultimi diventano i primi, un principio dal valore universale. Lavorare per il bene comune e mettere le persone al centro delle scelte sono le azioni che ogni governo dovrebbe avere al centro delle proprie azioni. Reddito di cittadinanza, decreto dignità: non offriamo assistenza, facciamo scoccare una scintilla”. (Continua dopo il video)
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel suo saluto nel corso delle celebrazioni di San Francesco 2018, ha ricordato Papa Francesco: “Auguri per il suo onomastico”, la conclusione del suo (applauditissimo) discorso, nel quale il governatore campano ha ringraziato la Città di Assisi e i francescani perché “Questo è uno di quei momenti in cui l’Italia si ritrova come una grande famiglia grazie a Francesco. La Campania – ha detto salutato con ovazioni dai pellegrini – è arrivata ad Assisi con i suoi simboli e la sua gente, le sue contraddizioni e le sue sofferenze, ma anche con la sua umanità profonda. In questa piazza, dalla Campania, vogliamo mandare un messaggio per il futuro: siamo qui per rinnovare il nostro legame con la città santa di Assisi, Francesco è un uomo che divenne un frate semplice, così come lo è Padre Pio. Francesco è il richiamo alla terra, il tornare alla nostra terra con un impegno davvero importante nel nome di San Francesco d’Assisi”.
A conclusione dei discorsi per le celebrazioni di San Francesco 2018 Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, si è detto “felice di essere vescovo della città di San Francesco. Ma – ha aggiunto – mi sento anche fiero di tutti voi, venuti ad onorare con questa straordinaria partecipazione la nostra bella tradizione di fede. Spero torniate a casa con una marcia in più, e se accanto allo stupendo paesaggio della nostra Regione ritroverete, inevitabilmente, tanti problemi, vi auguro di affrontarli con una speranza nuova. Coraggio, Campania! Abbiate pace nel cuore e portate pace a chiunque incontrerete. San Francesco vi benedica e a Maronna v’accumpagne”.
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