“Grazie a un folto gruppo di persone che hanno messo a disposizione le proprie professionalità, il proprio tempo, le proprie fatiche e il portafoglio. Persone generose, attaccate alla propria chiesa, che hanno agito per amore, in modo assolutamente gratuito e senza risparmiarsi alcuna fatica”. Questo il punto centrale dell’omelia del parroco don Michele Giura, pronunciata per la riapertura della chiesa parrocchiale di Torchiagina, rimessa a nuovo grazie alla generosità dei parrocchiani.
La chiesa della “Madonna del Rosario – S.Carlo e S.Gregorio” è tornata a nuova vita a seguito di un incontro informale con la famiglia Rossano e Floriana Rossi che avevano palesato il desiderio di rinnovare la chiesa parrocchiale di Torchiagina, che si presentava con una veste dimessa e tutta bianca con vistose crepe alle pareti, oltre ad avere un pavimento non trattato, annerito e perfino difficile da pulire. “Il desiderio della famiglia Rossi – ha raccontato il parroco – ha avuto in me una immediata risonanza anche perché io pure volevo fare qualcosa per abbellire questo luogo e perciò è scaturita l’idea di tentare un intervento organico e professionale. E l’idea si è trasformata in progettualità. Ho pensato di far dipingere l’abside all’artista Francesca Capitini (già nota nel territorio per la presenza delle sue opere). L’affresco è stato finanziato integralmente dalla famiglia Rossi. Dopo i permessi necessari, si è proceduto ad effettuare il tinteggio, ripulire e trattare il pavimento, sostituire le sedie di plastica con quelle di legno, si è acquistato un organo nuovo (dono del parroco e della parrocchia), ripulire le panche e migliorare l’illuminazione”.
Significato dell’affresco dell’abside della chiesa parrocchiale di Torchiagina realizzato da Francesca Capitini
Il catino absidale è affollato da angeli di varie dimensioni e fattezze che fanno cornice alla maestosa figura del Padre in atteggiamento di protezione. Immediatamente sotto viene rappresentato lo Spirito Santo nella consueta forma di colomba, sebbene stilizzata. Sotto, in scultura lignea, è posto il Cristo crocifisso, di cui la popolazione di Torchiagina è molto affezionata. A lato, in basso a destra, ai piedi della croce è ben marcato e visibile un libro aperto (il Vangelo). Dal Cristo e dal Vangelo (la Parola) partono, svolazzando, dei fogli su cui sono raffigurati i simboli dei sette sacramenti. La Vergine Maria, al centro, è nell’atto di offrire il rosario come preghiera da preferire, alle varie realtà rappresentate: il mondo degli anziani, delle famiglie con figli, della sofferenza e dei giovani nel gesto di accompagnare e farsi carico delle persone in difficoltà. I simboli dei due sacramenti dell’Ordine e del Matrimonio, sono collocati al centro sotto la Madonna e vengono rappresentati sullo stesso piano.
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