La chirurgia pediatrica attivata lo scorso maggio all’ospedale di Assisi funziona: con una sola apertura settimanale, sono stati effettuati 60 interventi nel 96 per cento dei casi su pazienti umbri, mentre dal primo settembre abbiamo raddoppiato le sedute e ci aspettiamo di arrivare a circa 400 interventi l’anno, risolvendo così metà dei casi di mobilità passiva in questo ambito. Lo ha detto l’assessore regionale alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, intervenendo nel weekend ad Assisi alle Giornate Assisane di Chirurgia Pediatrica, organizzate dalla struttura complessa di Clinica chirurgica pediatrica della Usl Umbria 1, diretta da Antonino Appignani.
Barberini ha spiegato come dopo la chiusura del punto nascita, la giunta regionale abbia voluto dare una nuova mission all’ospedale di Assisi, puntando sulla specializzazione con la chirurgia pediatrica e l’avvio del ‘Punto donna’, dove si registrano oltre 2mila accessi l’anno. L’esperienza della chirurgia pediatrica all’ospedale di Assisi, nata con un protocollo di intesa tra l’azienda ospedaliera di Perugia e l’Asl Umbria 1, sta dando una risposta importante alle liste di attesa per interventi di bassa e media complessità, quelli più richiesti in Umbria, “per i quali finora – ha sottolineato l’assessore – ci sono stati in media mille casi l’anno di mobilità passiva e cioè di piccoli pazienti umbri costretti a operarsi fuori regione, con tutte le conseguenze che ne derivano”.
Barberini ha anticipato che “il modello sperimentato ad Assisi verrà replicato anche in altre parti dell’Umbria, attivando nuove forme di collaborazione fra aziende ospedaliere e territorio, con i professionisti chiamati a operare in più strutture sanitarie per garantire risposte efficaci e di qualità in tutta la comunità regionale”. Secondo l’assessore “in un contesto sociale profondamente cambiato, il modello di sanità pensato negli anni Settanta risulta superato e non più adeguato a rispondere alle esigenze dei cittadini, che ci chiedono di fare presto e bene. Per questo, accanto ai grandi poli ospedalieri di emergenza e urgenza, è fondamentale il ruolo degli ospedali di territorio che vanno qualificati e specializzati in stretta collaborazione con le aziende ospedaliere e l’intera rete dei servizi territoriali”.
Risolto anche il ‘giallo’ dei sei posti letti in medicina d’urgenza: Barberini e il sindaco Stefania Proietti hanno annunciato che a novembre inaugureranno i sei nuovi posti letto gestiti dal Pronto Soccorso stesso. “L’attuale amministrazione – ha spiegato la prima cittadina – è attenta a tutte le possibilità di rilancio del nostro ospedale e non si risparmierà in termini di impegno e risorse da investire, anche in un progetto più ampio che coinvolge la Regione con la quale abbiamo un dialogo costante sul tema”.
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