Cominciati il 22 giugno i lavori per la riqualificazione dei tratti ammalorati della ciclabile Assisi-Spoleto, che si concluderanno in circa 20 giorni e consentiranno la riapertura completa del percorso e la piena fruibilità in sicurezza. Il Comune di Assisi ha già intrapreso l’iter per la presa in carico, che avverrà solo dopo l’esito positivo del collaudo.
Secondo quanto si legge nell’account ufficiale della Città Serafica (ma della vicenda si era interessato anche il consigliere regionale Stefano Pastorelli), “Il Consorzio di Bonificazione (ente appaltante e responsabile dei lavori) e la Regione Umbria hanno ora definito e approvato la variante che consentirà, a breve, anche il termine dei lavori del tratto di collegamento alla Stazione di Assisi e del sottopasso. La ciclabile Assisi Spoleto, che finalmente troverà compimento, è un’opera attesa da anni e molto importante per i cittadini e i ciclisti, rappresenta uno dei primi percorsi ciclabili del Comune di Assisi e sarà fruita sia dagli abitanti ma anche dai cicloturisti da parte dei quali si registra un sempre maggior interesse, soprattutto dopo l’emergenza covid-19”.
Ma non tutto è oro quel che luccica. “I lavori sulla ciclabile Assisi-Spoleto – spiega il consigliere Emidio Fioroni – non consistono nella riparazione di alcune fessurazioni dovute all’ammaloramento del manto stradale, bensì dello smantellamento e scavo per il ripristino e conseguente rifacimento della pista ciclabile”. Una tesi che sarebbe avvalorata dal video pubblicato nella pagina Facebook del Comune, dove effettivamente si vedono dei veri e propri scavi.
“Visti i risultati palesi alla data odierna – l’affondo di Fioroni – ci si deve chiedere se sia mancato a priori lo studio geologico del terreno, il quale avrebbe confermato l’essenzialità di una massicciata (mai eseguita) che garantisca la tenuta. Si ha quindi ancora una volta un esempio di ‘Costi Aggiuntivi’ per sistemare uno studio ingegneristico “Impreparato”. Mi auguro solo che prima di una presa in carico da parte dell’Amministrazione comunale, siano effettuati i vari controlli per accettarsi che l’opera sia finita, funzionante e non richieda ulteriori sistemazioni future a carico dei cittadini di Assisi”.
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