Nella Sala del Consiglio il sindaco Stefania Proietti ha incontrato alcuni parlamentari umbri per rimettere al centro dell’attenzione Assisi e la sua esclusione dall’elenco delle città turistiche e d’arte, inserite nel decreto legge di agosto, che beneficeranno di contributi a fondo perduto. Appena reso noto il provvedimento del governo, il sindaco alla vigilia del Ferragosto aveva rivolto un appello a tutti i parlamentari umbri chiedendo aiuto perché la situazione di Assisi in seguito all’emergenza Covid-19 desta notevole preoccupazione.
Come noto, Il Governo ha scelto di sostenere solo le attività commerciali dei centri storici a vocazione turistica dei capoluoghi di Provincia, ‘dimenticando’ le centinaia di località turistiche italiane che, tutte insieme, contano milioni di presenze turistiche straniere. In apertura dei lavori il sindaco ha illustrato i fatti corredati da una serie di numeri che testimoniano le gravi ripercussioni nel settore del turismo: nel periodo gennaio-maggio 2020 le presenze sono state 99.503, nello stesso periodo del 2019 sono state 516.201. Assisi, da sola, intercettava il 25 per cento dei turisti che arrivavano in Umbria, l’anno scorso la quota è stata di 1.299.086 presenze e di milioni di turisti di passaggio. Per quanto riguarda il sistema dell’ospitalità su 726 strutture alberghiere ed extralberghiere esistenti nel territorio comunale per 13.570 posti letto, il 41 per cento pari a 290 non ha riaperto i battenti dopo l’emergenza pandemia.
“Le cifre parlano chiaro – hanno detto il sindaco e il vice sindaco Valter Stoppini – Assisi ha bisogno di un sostegno concreto perché soltanto iniettando risorse può ripartire e con essa può ripartire l’Umbria. Assisi è una città speciale, che appartiene a tutti, è la vostra città. Come fu nel 1997 se riparte Assisi riparte l’Umbria.”
All’incontro hanno partecipato il sottosegretario agli affari europei Laura Agea, i senatori Luca Briziarelli (Lega), Nadia Ginetti (Italia Viva), Fiammetta Modena (Forza Italia), Emma Pavanelli (Movimento 5Stelle), Franco Zaffini (Fratelli d’Italia) e l’onorevole Valter Verini (Pd). A turno hanno preso la parola per primo il senatore Zaffini che conosce bene il quadro della città di San Francesco e ha auspicato l’intervento del governo nel porre rimedio all’esclusione di Assisi e anche delle altre città turistiche umbre.
Posizione condivisa dalla collega Modena che ha assicurato l’impegno in tutte le sedi per una causa ritenuta giusta con la convinzione che ognuno nel rispetto dei ruoli si darà da fare per la ripartenza di Assisi. Anche il senatore Briziarelli sulla stessa lunghezza d’onda ha promesso la stesura un emendamento per sostenere Assisi in questo delicato momento storico. Il sottosegretario Agea ha parlato di modifiche ai criteri per l’assegnazione dei contributi, oltre a quello indiscutibile del rapporto tra presenze e abitanti, come l’inserimento nell’elenco dei territorio beneficiari delle città a vocazione turistica e religiosa. Il deputato del Pd Verini ha fatto un ragionamento più ampio, puntando a una fase immediata per ritoccare il decreto di agosto, poi a un piano più ampio che punti a valorizzare di più Assisi che è capitale religiosa d’Italia e patria del patrono d’Italia.
Il senatore Ginetti si è detta d’accordo perché si tratta di un impegno per la nostra terra e ha ricordato anche di aver sollecitato la Regione a mettere insieme sindaci e parlamentari per il bene dell’Umbria. Il senatore Pavanelli si è soffermato, dopo aver presentato i contenuti dell’emendamento, anche su un progetto relativo alla mobilità della regione. In conclusione tutti i parlamentari presenti hanno annunciato la presentazione di emendamenti, condividendo e accogliendo in pieno l’appello lanciato dal sindaco Proietti.
In una nota arrivata nella prima serata di venerdì, i senatori di centrodestra ricordano che “Le città turistiche indicate del decreto Legge riceveranno 500 milioni di euro a fondo perduto per sostenere le attività commerciali presenti nei centri storici. Il criterio individuato per la scelta però è quello del rapporto tra numero di presenze di turisti stranieri e residenti che, per le città che non sono metropolitane, deve essere del triplo. In maniera del tutto arbitraria il Ministero ha deciso di escludere i Comuni che non sono capoluogo di Provincia a prescindere dalle presenze. Il caso di Assisi è emblematico – concludono Briziarelli, Modena e Zaffini – infatti ci siamo mossi sin da subito, dando la nostra piena disponibilità a risolvere il problema che riguarda tra l’altro tutta Italia. Presenteremo una serie di emendamenti perché auspichiamo che sia data soluzione a tutti i Comuni che si trovano nella stessa situazione della città serafica”.
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