Anche il consiglio comunale di Assisi sostiene l’ospedale di Assisi. Maggioranza e opposizione si uniscono per questo presidio che si conferma fondamentale anche in questa emergenza. Sono i consiglieri Luigi Bastianini (Socialisti Riformisti, maggioranza) e Moreno Fortini (Fratelli d’Italia Assisi, minoranza) a proporre alla presidente del consiglio, Donatella Casciarri, e a tutti i colleghi consiglieri, di devolvere le loro indennità al nosocomio assisano per affrontare questa emergenza.
Correlato: Il tifo della Curva Nord del Perugia calcio plaude agli operatori sanitari perugini
E oltre a quella del consiglio comunale di Assisi, non si ferma la gara di solidarietà. L’associazione Quelli del Bronx ha donato mille euro sempre al nosocomio assisano, un altro gesto di generosità che si aggiunge ai tanti che in questi giorni si stanno concretizzando, da parte di privati,gruppi, aziende e società sportive. “Una cifra che abbiamo deciso di devolvere per dare concretamente una mano a chi difende l’ospedale di Assisi e lo sostiene in questo momento difficile”. Anche “I lupi del Subasio 4×4”, gruppo di fuoristradisti, si stanno mobilitando per aiutare l’ospedale. “Siamo un gruppo di 50 persone che amano il fuoristrada, abbiamo donato 250 euro perché più non ce la facciamo in un momento così duro. In ospedale ad Assisi – dicono dall’associazione – hanno bisogno, chi può faccia e non tiriamoci indietro, non dobbiamo avere paura di donare”. Il Centro Pace di Assisi (la presidente dott.ssa Caterina Costa e a tutti i soci) e l’Associazione Punto Rosa ( donne operate da tumore al seno ) hanno donato donato maschere e DPI “che ci permettono – scrive il dottor Manuel Monti – di intervenire in sicurezza per noi e per tutti i pazienti che necessitano di assistenza”.
Come detto ieri, i 40 letto dell’ospedale di Assisi saranno tutti per le attività di medicina e, soprattutto, la struttura si prepara ad accogliere pazienti ‘puliti’, non contagiati dal coronavirus, in un’ottica di alleggerire altri ospedali della regione, a cominciare da quello di Perugia, sotto pressione. Ferma dunque l’attività chirurgica, ma la struttura si conferma fondamentale anche durante questa emergenza. Molti pazienti affetti da patologie acute o riacutizzazioni di patologie croniche non legati al covid 19 (tumori, sepsi, insufficienze renali) hanno comunque la necessità di essere curati in totale sicurezza ma garantendo loro la massima assistenza sanitaria possibile e l’ospedale di Assisi sarà in prima linea per garantire questi servizi essenziali.
© Riproduzione riservata