Dopo le forze dell’ordine – carabinieri e polizia, agli ordini del maggiore Marco Vetrulli e del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, anche con l’aiuto delle pattuglie della municipale, agli ordini del comandante Antonio Gentili, hanno intensificato i controlli del territorio anche nelle zone periferiche visti i tanti colpi, tentati o riusciti, degli ultimi giorni – anche il Comune dichiara guerra ai furti. E lo fa non solo con l’implementazione del protocollo per il controllo del vicinato insieme alla Prefettura di Perugia e alle forze dell’ordine (verrà firmato nei prossimi giorni), ma anche prevedendo nuovi e ulteriori investimenti in videosorveglianza da destinare alle frazioni per oltre 80mila euro. Inoltre, dopo l’arrivo dei nuovi mezzi ibridi per la polizia locale, verrà acquistato un nuovo mezzo per la protezione civile, attiva con un sempre maggior numero di volontari del gruppo comunale, grazie al cofinanziamento della Regione Umbria.
Protocollo di controllo del vicinato: cosa si propone
Intanto, come detto, oggi (lunedì 3 dicembre, ndr) l’amministrazione comunale e la Prefettura hanno firmato un documento per far nascere anche in città una associazione di controllo del vicinato, con regole certe, precise e vincolanti. In virtù del protocollo (, firmato questa mattina a Perugia dal prefetto Claudio Sgaraglia e dal sindaco di Assisi, Stefania Proietti, alla presenza del questore di Perugia, Giuseppe Bisogno, del Comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Giovanni Fabi, del comandante provinciale della Guardia di finanza, colonnello Danilo Cardone, del vicesindaco di Assisi, Valter Stoppini, e del comandante della polizia municipale di Assisi, Antonio Gentili) infatti, il Comune si impegna a elaborare un progetto di vicinato aperto alla partecipazione attiva dei cittadini che a loro volta si impegnano a rispettare determinate regole e prescrizioni; promuovere la partecipazione al programma da parte della cittadinanza; individuare un responsabile di progetto; promuovere apposite riunioni con i cittadini per aree omogenee; comunicare alla Prefettura, alla questura e al comando Provinciale dei carabinieri, la costituzione del gruppo di controllo, dei relativi nominativi, del coordinatore e degli amministratori dei gruppi di messaggistica istantanea su WhatsApp; e di vigilare sulla osservanza del progetto da parte degli aderenti.
Il protocollo per il controllo del vicinato si inserisce nel quadro delle iniziative per la sicurezza integrata e partecipata promosse dalla Prefettura in sinergia con le Istituzioni del territorio, al fine di assicurare sempre più elevati livelli di sicurezza, anche attraverso forme di coinvolgimento dei cittadini. Questi ultimi, infatti, a seguito dell’adozione da parte del Comune di un apposito Progetto di vicinato, potranno concorrere alle attività di controllo ivi previste: nello specifico mediante segnalazioni ‘certe’ alle forze dell’ordine, visto che non sono previste attività di controllo del tipo ronde. La Prefettura di Perugia, nell’ambito delle iniziative promosse in materia di sicurezza pubblica, ha sottoposto ai Comuni della Provincia uno schema di protocollo per il controllo di vicinato, teso a rendere operativi innovativi modelli organizzativi, idonei ad attuare un sistema di sicurezza integrata e partecipata. L’iniziativa mira a consentire, tramite un apposito progetto di vicinato, la partecipazione dei cittadini al sistema di sicurezza, mediante una attività di osservazione e di segnalazione indirizzata alle Forze di Polizia.
Protocollo di controllo del vicinato: cosa prevede nel dettaglio
1) l’auto-organizzazione tra residenti per vigilare sugli spazi pubblici e privati, esercitando così un’azione deterrente nei confronti dei comportamenti illegali;
2) costituire una forza propositiva per istituzioni e amministrazioni integrativa per quanto queste sono chiamate a svolgere per ufficio;
3) organizzare iniziative culturali e sociali volte a vivere maggiormente le strade del proprio ambito;
4) segnalare vulnerabilità ambientali o comportamenti sospetti;
5) rendersi più consapevoli e informati;
6) far crescere il senso civico indispensabile per contrastare la criminalità, diffondendo l’idea che ogni atto criminale debba essere seguito da regolare denuncia.
7) Creare gruppi di messaggistica e mailing list tra i cittadini. Non si potrà: inserire notizie riguardanti le pattuglie delle forze di polizia, violare la privacy altrui, minacciare o insultare altri utenti, pubblicare o condividere contenuti inappropriati.
I gruppi di controllo del vicinato non si sostituiscono mai alle forze dell’ordine, avendo la loro formazione l’obiettivo di affiancarle nella segnalazione e nell’osservazione del territorio. Non si costituiscono neppure le cosiddette “ronde volontarie”, disciplinate dal decreto ministeriale emanato l’8 agosto 2009. Si tratta invece di “osservatori volontari”, in attuazione della legge sulla sicurezza 94/2009. Con la stipula del protocollo prefettura Comune e forze dell’ordine intendono favorire l’incremento del senso civico indispensabile a contrastare la criminalità e a diffondere la cultura della legalità.
Non solo protocollo di controllo del vicinato: c’è anche il Daspo Urbano
Oltre al protocollo del vicinato, anche Assisi si doterà del Daspo Urbano, simile alla misura adottata in Italia nel 1989 per contrastare la violenza negli stadi. Lo scorso anno l’allora ministro dell’Interno Marco Minniti (PD) promosse un “decreto sicurezza” in cui si parlava per la prima volta di “DASPO urbano”, una misura con cui un sindaco – in collaborazione con il prefetto – può multare e poi stabilire un divieto di accesso ad alcune aree della città per chi «ponga in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione» di infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie e aeroporto). Il daspo urbano colpirà chi viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza, esercita il commercio abusivo, l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine abusivo. La competenza all’adozione dei provvedimenti è del sindaco del comune interessato e i proventi delle sanzioni sono destinate ad interventi di recupero del degrado urbano.
Protocollo di controllo del vicinato, la soddisfazione di Sgaraglia e Proietti
“L’importanza di questo protocollo – ha dichiarato il prefetto Claudio Sgaraglia – consiste nel rafforzamento di un controllo territoriale che si sostanzia nella collaborazione tra polizie locali e statali e, soprattutto, in quella tra gruppi di cittadini e istituzioni. Ci tengo a ribadire che non si tratta di ronde, ma di controllo congiunto e segnalazione alle forze dell’ordine, locali o statali, dei disagi in cui i residenti si imbattono, per farle intervenire con prontezza”.
“Il nostro è un Comune esteso – ha aggiunto il sindaco Stefania Proietti – conta 20 frazioni disperse su un territorio di 186 chilometri quadrati. È il paradigma di un territorio composito e meraviglioso nella sua diversità. La collaborazione tra cittadinanza, istituzioni pubbliche e forze dell’ordine previene il verificarsi di reati, riduce la percezione dell’insicurezza, avvicina istituzioni e cittadini. Con la stipula di questo importante protocollo – per il quale vogliamo ringraziare il Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia – Prefettura, Comune e forze dell’ordine intendono favorire l’incremento del senso civico indispensabile a contrastare la criminalità e a diffondere la cultura della legalità”.
(Aggiornamento delle ore 13)
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