Bastia Umbra, due dipinti rubati 30 anni fa ritrovati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, che hanno presentato l’attività operativa, relativa all’anno 2018. Recuperati beni d’arte di provenienza illecita per un valore di trecentomila euro. Le attività di contrasto condotte dai militari perugini, hanno consentito il recupero di beni antiquariali, archivistici, librari e archeologici. Inoltre, sempre nel contesto di mirate attività investigative, sono state sequestrate opere di noti artisti contemporanei fra i quali: Alberto Burri; Mario Schifano; Gerardo Dottori; Michelangelo Pistoletto; Armand Pierre Fernandez in arte Arman; Antonio Nunziante; Eliano Fantuzzi; Renato Guttuso; Sergio Vacchi; Mario Radice, Aligi Sassu, individuate in commercio e riscontrate contraffatte che, stante le quotazioni di mercato di quelle autentiche, avrebbero potuto fruttare indebiti guadagni stimati in circa cinque milioni di euro.
Nell’anno trascorso sono state: denunciate all’Autorità Giudiziaria 66 persone, di cui 9 per reati in danno del paesaggio; controllati: 1337 beni nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti;
141 esercizi antiquariali e commerciali; 118 mercati e fiere del settore; recuperati:
435 beni antiquariali, archivistici e librari; 11 reperti archeologici integri; sequestrate 28 opere d’arte contemporanea contraffatte.
Il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Perugia, operando sul territorio dell’Umbria in sinergia con le altre componenti dell’Arma dei Carabinieri ed in particolare con il 16° Nucleo Elicotteri di Rieti e con il Nucleo di Roma Urbe, nonché con il supporto tecnico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio competente per territorio, ha assolto alle funzioni di tutela e salvaguardia del patrimonio culturale anche mediante il monitoraggio dei siti archeologici terrestri, nonché delle aree di interesse paesaggistico e dei siti UNESCO della regione: la città di Assisi; la chiesa di San Damiano; l’eremo delle carceri; il Santuario di Rivotorto e paesaggio storico; la basilica di Santa Maria degli Angeli e il Palazzo del Capitano; la Basilica di San Salvatore in Spoleto e il Tempietto del Clitunno a Campello. Nel corso dei “servizi dedicati” sono stati controllati: 52 siti tutelati da vincoli paesaggistici e monumentali; 27 aree archeologiche.
Per quanto riguarda i dipinti rubati, nel corso di mirato servizio di controllo amministrativo svolto nei confronti degli espositori presenti all’annuale manifestazione fieristica denominata “XLVI Mostra Mercato Nazionale dell’Antiquariato di Assisi”, i Carabinieri del Nucleo TPC di Perugia, attraverso l’acquisizione di effigi fotografiche delle numerose opere presentate in esposizione e la successiva loro comparazione con le immagini di analoghi beni d’arte, presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, hanno individuato due dipinti, raffiguranti “architetture civili rovine” (definiti anche capricci architettonici) di scuola napoletana del 1700, risultati provento di un furto avvenuto in Roma, presso un’abitazione privata, nel 1992.
I due dipinti rubati, sottoposti a sequestro e per le quali sono stati immediatamente avviati gli approfondimenti del caso, risultavano essere stati dati in “conto vendita” all’ignaro commerciante, il quale ha potuto fornire le informazioni necessarie per risalire all’ultimo detentore, un professionista di origini campane ritenuto, grazie alla documentazione successivamente esibita, possessore in buona fede, avendo acquistato i dipinti nel 1999 presso una casa d’aste internazionale. I beni, il cui valore complessivo è stato stimato in € 25.000, al termine degli accertamenti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati restituiti all’avente diritto.
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