Si è svolto un incontro nella sede comunale, a Santa Maria degli Angeli, convocato dall’amministrazione con il Comitato di via Protomartiri Francescani, presente anche l’Usl Umbria 1, per fare il punto della situazione, stante il disagio lamentato dalla popolazione residente nella zona a causa delle problematiche olfattive e delle polveri emanate dalle fonderie ex Tacconi. Tutti i presenti, dal sindaco Stefania Proietti e dall’assessore all’ambiente Veronica Cavallucci al responsabile del dipartimento di prevenzione dell’Usl Giorgio Miscetti, e ovviamente i rappresentanti del Comitato, hanno ribadito che “il benessere psico-fisico collettivo deve essere tutelato e che le varie problematiche perduranti da anni, tra le quali molestie olfattive provenienti dalle Fonderie, costituiscono un problema per la salute pubblica”.
Dai vari sopralluoghi effettuati anche recentemente dalle autorità deputate è stata confermata nell’area delle Fonderie ex Tacconi la presenza di odori sgradevoli di combustione oltre le polveri. Da parte dei residenti della zona viene sollevata la necessità di rispettare il piano nazionale della prevenzione laddove si sostiene “che la salute è intesa non solo come semplice assenza di malattia ma come completo stato di benessere psico-fisico della popolazione e quindi come bene da tutelare nell’interezza delle sue componenti”. Sulla base di una contestazione scritta della Usl in merito al fastidio generato dalle “emissioni odorigene” della fonderia l’amministrazione comunale aveva nel merito emanato una propria ordinanza richiedendo all’azienda di trovare modalità e mezzi che garantissero l’eliminazione dei disturbi per la popolazione residente. Ordinanza a cui l’azienda si è opposta con un ricorso, e ora si è in attesa della decisione da parte del competente tribunale amministrativo.
L’incontro tra amministrazione e comitato è stato anche l’occasione per una prima verifica dei risultati del monitoraggio frutto del protocollo istitutivo dell’Osservatorio comunale ambientale. Monitoraggio eseguito per 12 mesi da Arpa al quale si è aggiunto un biomonitoraggio interamente finanziato dal Comune di Assisi, e che sarà analizzato alla presenza di tutti gli attori del tavolo interistituzionale nelle prossime settimane. “Voglio ricordare che la scelta del monitoraggio dell’aria effettuato per 12 mesi nelle immediate adiacenze delle Fonderie ex Tacconi – ha spiegato il sindaco – nasce dall’esigenza manifestata dalla popolazione residente, ma anche nell’ambito della costituzione, per la prima volta ad Assisi, dell’ Osservatorio comunale ambientale previsto dal protocollo di intesa tra Comune, Arpa e Usl per il monitoraggio della qualità dell’aria nei pressi delle fonderie, protocollo che rappresenta un modello partecipativo innovativo. Questa amministrazione conferma la volontà di prediligere azioni concrete di vera e sostenibile transizione ecologica, che nello specifico delle fonderie non vogliono distruggere posti di lavoro, anzi noi per primi abbiamo chiesto il supporto economico al governo per una soluzione in grado di costruire un nuovo ciclo produttivo basato sulle migliori tecnologie, che esistono e sono in grado di garantire la produzione compatibilmente con il rispetto dell’ambiente e delle persone. Siamo stati i primi a invocare lo strumento ‘siderurgia sostenibile’ del Pnrr, lo abbiamo formalmente chiesto alla Regione Umbria – ente che ha la responsabilità i far atterrare questo tipo di fondi sui territori – e ora lo chiederemo nuovamente al ministero competente”. Il Comitato di via Protomartiri Francescani, nel riconoscere l’impegno dell’amministrazione comunale, sta valutando ulteriori passi legali da portare avanti nei confronti dell’azienda con l’avvocato Valeria Passeri.
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