“Ascoltando la storia del mio bisnonno mi ha colpito soprattutto il fatto di aver rischiato la propria vita disinteressatamente, senza pretendere o pensare di avere qualcosa in cambio”. A dirlo, in occasione del Giorno della Memoria 2022, è Viola Frascarelli pronipote di Ubaldo Lolli che nascose e salvò Giovanni Brunner, ebreo sfollato da Zagabria, accolto ad Assisi. La giovane assisana ha partecipato giovedì 27 gennaio mattina nel “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” alla riflessione in diretta streaming durante la quale ha letto la lettera di Brunner, ritrovata proprio in questi giorni dalla nonna Carla Lolli che, insieme alla sorella Maria Novella, hanno portato la loro testimonianza.
In uno dei passaggi della lettera, datata 23 giugno 1944, Brunner scrive che, “nel dicembre 1943 dopo il bando emanato da Regime repubblicano fascista contro gli ebrei in base al quale gli appartenenti di questa razza dovevano essere imprigionati in campi di concentramento, ciò che avrebbe significato per me deportazione in Germania e morte sicura, mi ricoverai, sempre con l’aiuto del Sig. Ubaldo Lolli da Assisi in montagna, dove stetti nascosto per quattro mesi e dove continuamente veniva a trovarmi il Lolli confortando, consigliando e assistendomi. Riuscimmo ad ottenere dei documenti falsi nel riguardo della mia identità e dato che la mia salute non mi permetteva di prolungare il tutt’altro che il piacevole soggiorno in montagna, seguendo il consiglio del Sig. Lolli ed assistito continuamente da lui, ritornai in Assisi. Visto la mia situazione pericolosa consegnai i miei documenti originali al Sig. Lolli che li nascose in casa sua, pur conoscendo il grave rischio che lo minacciava in caso che fossimo scoperti. Desidero sottolineare – conclude nella lettera – che il Sig. Ubaldo Lolli, assisano, alla sua gentile signora mi furono in questo periodo più difficile della mia vita, veri e sinceri amici, nei quali debbo per sempre la mia più profonda gratitudine”. (Continua dopo la foto)
Nel corso della diretta per il Giorno della Memoria 2022 sono intervenuti il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino e il sindaco di Assisi Stefania Proietti, in collegamento dalla Prefettura di Perugia con Antonio Fiordi, figlio di Manlio Fiordi, catturato dai tedeschi mentre era in Albania a combattere e portato in un campo di concentramento, al quale il prefetto, Armando Gradone, ha consegnato la medaglia d’onore concessa dal Presidente della Repubblica a cittadini deportati ed internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale. “Nella storia – ha sottolineato il vescovo Sorrentino – ci sono ancora tante pagine brutte. C’è ancora tanto odio e tanta violenza. Dobbiamo sempre costruire la pace e dobbiamo sempre sognarla con la forza di animi che fanno anche impegnarsi nella solidarietà fraterna, perché la pace ha un costo, il costo della nostra generosità. Dobbiamo dire per quelli che hanno vissuto questa grande pagina della storia che alla fine è il bene che trionfa e nella memoria restano soltanto coloro che sono stati Giusti e che in un momento difficile hanno scelto la parte giusta”.
Durante la diretta, Marina Rosati, ideatrice e curatrice del “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” ha sottolineato l’importanza di “raccontare e ricordare perché solo così possono emergere nuovi dettagli che permettono di portare alla luce storie importanti come nel caso della famiglia Lolli che può essere preso almeno preso in considerazione dallo Yad Vashem per il riconoscimento di nuovo Giusto tra le Nazioni ad Assisi”. Moltissimi, circa 350 gli studenti di vari istituti dell’Umbria, collegati in diretta streaming, ai quali è arrivato il saluto anche della collega, sindaco dei ragazzi, Arianna Tordoni e dell’assessore comunale all’Istruzione, Veronica Cavallucci, che ha sottolineato l’importanza di far conoscere “esempi positivi di bene e di amore”.
I prossimi appuntamenti per il Giorno della Memoria 2022 organizzati dal “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e il Comune di Assisi proseguono sabato 29 gennaio alle ore 15, con il percorso che partirà da piazza Vescovado, alla scoperta dei monasteri dove furono nascoste diverse famiglie ebree e la visita guidata al Museo. (Per partecipare è necessario avere il Green pass e indossare la mascherina). Martedì 1 marzo, in occasione della Giornata europea dei Giusti, sarà in Assisi, la scrittrice ebrea Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah che in mattinata incontrerà gli studenti al teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli e nel pomeriggio sarà accolta dal sindaco Proietti, alla presenza del vescovo Sorrentino, nella sala della Conciliazione del Palazzo comunale. (Continua dopo la foto)
Ieri in Provincia inoltre toccante cerimonia di consegna delle “Medaglie d’onore” conferite dal Presidente della Repubblica ad undici cittadini della provincia di Perugia, tra cui uno di Assisi e uno di Spello, quali “deportati o internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra”. In occasione della del Giorno della Memoria 2022 nel Salone Bruschi della Prefettura di Perugia, il Prefetto Armando Gradone ha consegnato – insieme ai sindaci dei rispettivi territori di provenienza – a figli o nipoti di coloro che la deportazione l’avevano vissuta in prima persona e che nel ricevere l’onorificenza hanno reso ancora più intenso il momento con il ricordo dei loro cari e delle sofferenze che avevano provato.
“Sofferenze e dolore che per molti anni non hanno trovato voce – sono le parole di Gradone -, non c’era un vocabolario per descrivere quello che era successo. Solamente a partire da Primo Levi le atrocità vissute si sono tradotte in pensieri libri, opere letterarie. C’era una sorta di rifiuto nel raccontare. Tanto è vero che la pubblicazione di “Se questo è un uomo” del 1947 venne rifiutata in un primo momento”. Per la Provincia di Perugia era presente la sua Presidente, Stefania Proietti che ha portato un saluto ‘commosso’. “Questa circostanza della Memoria – sono state le sue parole – ci riporta ad una pagina nera della storia con milioni di vittime dalle sofferenze impronunciabili. Pagina nera che schiaffeggia le nostre coscienze, che non ci può lasciare indifferenti, ma che apre luci di speranza grazie all’eroismo dei Giusti. La Provincia di Perugia – ha tenuto a sottolineare la Presidente – nel proprio Statuto ha messo nero su bianco il dovere di portare avanti gli ideali della pace anche con gesti simbolo come la ‘Marcia’ di Aldo Capitini che unisce simbolicamente i due territori di pace Perugia – Assisi. E per questo tale ente ha il dovere di fare memoria di questa tragedia, promuovendo la Memoria nelle nostre scuole, nelle giovani generazioni perché l’indifferenza è un male che bisogna combattere affinché non si ripeta quanto già accaduto”.
La cerimonia è stata introdotta da un breve intervento musicale a cura del Conservatorio di musica “Francesco Morlacchi” di Perugia. Tra i presenti anche il vice presidente della Giunta Regionale dell’Umbria, Roberto Morroni e il Presidente della Consulta provinciale degli studenti, Francesco Palmiotto.
Le “Medaglie d’Onore” nel Giorno della Memoria 2022 sono state conferite a:
Carlo Rossi (Città di Castello), Terzilio Floridi (Umbertide), Manlio Fiordi (Assisi), Franco Forti (Cerreto di Spoleto), Giuseppe Baldinelli (Gubbio), Raniero Giacchè (Ripa), Oreste Pierini (Pietralunga), Nello Antonini (Spello), Oreste Tomassi (Montecastello di Vibio), Vilson Zuccini (Tuoro sul Trasimeno) e Alfredo Ricci (Montone). (Continua dopo la foto)
“Quanto accaduto ieri, nel Giorno della Memoria 2022, è vergognoso, intollerabile e inaccettabile. Un insulto alle vittime della Shoah, un insulto ai loro familiari, un insulto alla storia, un insulto sul quale non si può tacere!”. Attacca così in una nota Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Assisi per commentare la manifestazione dei no vax che ieri hanno manifestato nel centro del capoluogo, come in altre piazze italiane, contro le politiche sanitarie e si sono paragonati agli ebrei stendendo per terra le divise a righe indossate dai reclusi nei campi di sterminio.
“È una vergogna senza precedenti – ha continuato la presidente – assimilare le norme anti Covid ai crimini nazisti; mettere sullo stesso piano l’orrore dei campi di concentramento e le norme sulla campagna vaccinale è soltanto folle, frutto di menti deviate che ignorano la bestialità che si consumava nei lager e sfruttano mediaticamente un accoppiamento spregevole. Paragonare il 27 gennaio 1945, quando al mondo fu svelata la disumanità dell’uomo sull’uomo, al 27 gennaio 2022, giorno di protesta dei no vax, è una provocazione contro la storia e contro le coscienze.
Come istituzioni abbiamo il dovere non solo di esprimere indignazione e rabbia ma di stigmatizzare con forza questi fatti e impegnarci di più e ogni giorno per non dimenticare, per insegnare alle nuove generazioni che la memoria della storia è un patrimonio di tutti, che l’Olocausto è una pagina nera e terribile del nostro passato”.
“Come sindaco di Assisi – aggiunge – mi sento ancora più triste perchè Assisi è stata insignita della medaglia d’oro per aver messo in salvo 300 ebrei, perchè ad Assisi religiosi e laici hanno rischiato di persona per aiutare i perseguitati dall’odio nazista, perchè Assisi vanta tanti Giusti tra i Giusti, perchè Assisi da oltre dieci anni svolge un ruolo prezioso e continuo con il Museo della Memoria dove sono conservati racconti, testimonianze e storie di persone legate all’orrore dell’Olocausto. Chi disprezza e infanga il ricordo di coloro che per l’odio nazista e fascista sono morti nei campi di concentramento offende la memoria di tanti popoli e non merita di essere chiamato uomo.Gli organizzatori di questa indicibile dimostrazione di mancanza di intelligenza e buon senso devono solo vergognarsi e chiedere scusa immediatamente a tutti coloro, vivi e morti, che hanno offeso.”
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