(Flavia Pagliochini) La luce di Assisi come augurio per il nuovo anno, i momenti salienti del suo secondo mandato, il ritorno alla normalità di Assisi dopo la pandemia, ma anche le conseguenze del caro energia: il direttore del gruppo editoriale Assisi News Stefano Berti intervista il sindaco di Assisi Stefania Proietti. (Continua dopo il video – Link diretto)
La prima domanda è la ripartenza di Assisi dopo i giorni bui della pandemia: “Siamo tornati a vivere di quel carisma che ci caratterizza, l’accoglienza. Ad Assisi – la risposta del sindaco Stefania Proietti – si è sentita la mancanza di turisti, pellegrini e visitatori, non solo per un fatto economico. Da settembre i dati ci fanno ben sperare, abbiamo raggiunto e superato i dati pre-pandemia, con una certa destagionalizzazione e numeri interessanti anche per questo periodo natalizio. Siamo tornati alla vita anche per la normalità riacquistata. Poi chiaro, è un periodo difficilissimo anche a causa della crisi energetica, è un periodo in cui rischia di vincere la tristezza. Ben vengano momenti come questa intervista per ricordare come Assisi non sia solo una città turistica ma anche una città simbolo di Papa Francesco e dei valori francescani: è importante la luce che si accende su Assisi che brilla come capitale di valori“.
Il 2022 ha segnato la ripartenza ma anche visto l’arrivo della guerra in Ucraina e del caro energie: “Il caro bollette è trasversale – l’analisi del sindaco Stefanoa Proietti – è un problema di famiglie, imprese e Comuni, nel nostro caso andando a incidere su quella parte di spesa corrente. Le spese energetiche esplodono in un momento in cui calano le entrate, si pensi all’imposta di soggiorno e ai parcheggi, i cui introiti sono dimezzati o annullati a causa della pandemia. Il momento congiunturale è difficilissimo. Ad Assisi abbiamo iniziato con il piano d’azione per energia e ambiente, per ridurre i consumi degli enti pubblici. Abbiamo approvato una delibera in giunta per efficientare i punti luce pubblici e ridurre i consumi del 70%. Abbiamo chiesto sacrifici ai cittadini, come la rinuncia alle luminarie natalizie e lo spegnimento delle luci di notte. Sarà un Natale di sobrietà anche con un senso morale di partecipazione verso l’Ucraina, come ha chiesto Papa Francesco. Puntiamo poi sulle comunità energetiche con i nostri imprenditori: gli impianti fotovoltaici saranno perfettamente integrati nelle eccellenze industriali che daranno una parte dell’energia prodotta anche al nostro territorio protetto“.
Non manca una domanda su un bilancio del secondo mandato del sindaco Stefania Proietti, ma anche un accenno al futuro della prima cittadina, che in molti pensano sia lontano da Assisi: “Non possiamo dimenticare che la rielezione è avvenuta il 3-4 ottobre 2021, nei giorni della festa di San Francesco, i cittadini ci hanno regalato altri cinque anni al loro servizio e avere cinque anni per percorrere la strada già tracciata è un grande sospiro di sollievo e ripartenza. Tra le gioie del mandato, l’approvazione della legge sul centenario francescano, approvata a Camere sciolte, segno che non sarà un passaggio non solo per Assisi e per l’Italia ma anche per il mondo, visto che arriverà dopo il giubileo. Noi a dicembre con Greccio apriremo il periodo degli ottocentenari, quest’anno si celebra quello del presepe. Altra gioia, la festa di San Francesco che ha ringraziato l’Italia che ha aiutato nella pandemia, con Mattarella ad accendere la lampada dei Comuni, e molti altri momenti tra cui l’avverarsi di un sogno, The Economy of Francesco con Papa Francesco e mille giovani economisti in città per rifondare l’economia“. Per quanto riguarda il suo futuro, Proietti spiega che “ho accettato la candidatura a presidente della Provincia di Perugia perché non era alternativo al fare il sindaco. Questo amplia gli orizzonti, anche valoriali. Io e la squadra che mi accompagna siamo stati eletti il 3-4 ottobre, questo non ti lascia indifferente: Assisi sta dando tanto alla Provincia, alla Regione e all’Italia. Vedo il mio destino ad Assisi, nella speranza di poter traguardare l’orizzonte dell’ottocentenario francescano, sperando che sia un traguardo partecipato da tutti i cittadini: per noi è un’occasione unica per ritrovarci come idea di città in un’Assisi rinnovata“.
L’intervista si chiude con un augurio per la città e la Provincia: “Auguro un anno di pace, serenità, gioia e speranza, sentimenti che devono essere essere il nostro baluardo: nonostante le crisi enormi, se non abbiamo la speranza perdiamo tutto. Il mio augurio è che sia un Natale di lancio verso un anno nuovo gioioso, mi auguro che tutti possano essere gioiosi dentro e portare gioia a chi non ce l’ha: a chi ha meno, a chi è in difficoltà, agli ucraini che abbiamo ospitati e stiamo ospitando, anche alle nostre aziende. La nostra città avrà guai ma non perirà mai: siamo una città che emana luce, portiamola oltre Assisi a tutti e viviamo di quella luce“.
© Riproduzione riservata