“Grazie al recupero strutturale della ex scuola di Armenzano un piccolo borgo di montagna torna a vivere. È stata necessaria la sinergia di più enti per rendere realizzabile un progetto che sembrava impossibile. Sono servite le risorse del GAL, il cofinaziamento ed il progetto del Comune, la Pro loco che si impegna a gestire un ostello per accogliere camminatori e visitatori in virtù del regolamento sui beni comuni, qualche anno di pazienza per vedere i lavori terminati, ed un sogno è diventato realtà”.
Così l’amministrazione comunale presenta il centro di aggregazione socio-culturale e il nuovo ostello-rifugio allestiti nell’ex scuola di Armenzano e inaugurati domenica. All’interno e all’esterno dell’immobile sono stati effettuati molti lavori di ristrutturazione compresi l’efficientamento energetico e tecnologico, la messa in sicurezza con intervento antisismico, lo spostamento della centrale termica, la riqualificazione della rete elettrica con l’interramento dei cavi, la modifica dei locali al piano terra e a quello interrato.
A piano terra c’è lo spazio per una sala polivalente che ospita il centro di aggregazione e a disposizione della comunità anche la sede della Pro loco mentre al primo piano l’ostello-rifugio è riservato all’utenza escursionistica, sportiva e dei tanti camminatori che transitano per i sentieri e i percorsi ciclo-pedonali presenti nella zona. Gli interventi all’ex scuola di Armenzano, risalente ai primi del Novecento e che ospitava gli studenti anche delle località vicine, sono rientrati nel recupero e nella riqualificazione funzionale del patrimonio paesaggistico-architettonico dei borghi rurali; nello specifico il progetto aveva l’obiettivo di trasformare e rendere fruibile il complesso edilizio, di proprietà del Comune, abbandonato ormai da anni e in disuso, rientrante nel completamento delle infrastrutture presenti nel comprensorio montano-collinare del territorio, in particolare all’interno del Parco del Monte Subasio. Ovviamente è stato rispettato il complesso volumetrico architettonico in osservanza di tutti i vincoli di natura paesaggistica.
I lavori nell’ex scuola sono stati realizzati grazie a un finanziamento complessivo di 520mila euro disposto dal Gal (Gruppo di azione locale) con i fondi del Programma di sviluppo rurale (Psr) per 450 mila euro e un contributo di 70 mila euro del Comune di Assisi. Con una cerimonia apposita nei prossimi mesi sull’edificio sarà apposta una targa dedicata a Renzo Rosati, il vicebrigadiere dei carabinieri di 26 anni ucciso durante lo svolgimento del proprio servizio a Castelmadama il 17 aprile del 1988 e per il cui sacrificio è stato insignito della medaglia d’oro al valore civile. L’amministrazione comunale di Assisi promuoverà questo ulteriore momento per non dimenticare il suo gesto da eroe. Del resto Renzo Rosati era un figlio di Armenzano, residente lì fin dalla nascita ha frequentato la scuola elementare e tuttora riposa nella tomba di famiglia nel cimitero locale.
Foto dalla pagina fb GAL – Media Valle del Tevere
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