L’incendio alla ex Tacconi “è stato definitivamente spento alle 24 grazie allo straordinario lavoro dei Vigili del Fuoco che, sopraggiunti immediatamente dal distaccamento di Assisi, Perugia e Foligno, hanno garantito la sicurezza dei lavoratori e hanno limitato al massimo i danni materiali”. Intanto arriva l’ordinanza, il comitato dei cittadini residenti nella zona va di nuovo all’attacco e E-Distribuzione informa che nessun impianto dell’azienda è stato coinvolto nell’incendio delle Fonderie Tacconi, che ha una propria cabina privata. E-Distribuzione, su richiesta dei vigili del fuoco, ha soltanto disalimentato temporaneamente un tratto di linea per consentire l’intervento in sicurezza, ma non ha alcuna responsabilità nell’accaduto. (Continua dopo la foto)
“I tecnici Arpa e Asl, sul posto assieme al dirigente del comune Matteo Castigliego – scrive il sindaco Stefania proietti, anche presidente della Regione- stanno proponendo a scopo precauzionale una apposita ordinanza che il Comune di Assisi emanerà nelle prime ore della mattina e che prevederà , nell’area più prossima allo stabilimento, alcune limitazioni tra cui il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati”. (Continua dopo il video – link diretto)
Ordinanza che arriva intorno alle 10 del 6 dicembre. L’ARPA, in virtù del principio di precauzione, ha proposto al Comune di Assisi l’emissione di un provvedimento di adozione delle necessarie misure a tutela della salute dei cittadini per un raggio di 2 km dal luogo dell’incendio. Nello specifico si stabilisce il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; divieto di utilizzo dei foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali; limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva. Questa l’area interessata.
Per la ditta viene disposto il divieto di accesso, a personale non autorizzato per interventi di bonifica e di sicurezza, nelle zone interessate dall’incendio per inagibilità provvisoria della struttura interessata dall’evento; rimozione quanto prima del rifiuto combusto mediante ditta autorizzata previa idonea caratterizzazione e classificazione. e che entro 30gg dalla rimozione del rifiuto occorrerà presentare al Comune, ARPA e Regione Umbria una relazione tecnica sugli interventi effettuati corredata di documentazione fotografica attestante il rispristino dei luoghi e corredata da copia dei formulari di trasporto e di verificare le caratteristiche qualitative (con la ricerca di tutti i parametri previsti dall’AlA con l’aggiunta di PCB) delle acque contenute nella vasca e di gestire le stesse come rifiuto qualora le analisi evidenzino caratteristiche non compatibili con il sistema di depurazione della ditta, previo parere di ARPA. La USL propone inoltre l’eventuale manutenzione straordinaria degli impianti di ventilazione meccanica di centri commerciali, aziende e luoghi di utilizzo pubblico.
L’area soggetta alle restrizioni – immagine allegata – è racchiusa indicativamente tra le seguenti viabilità: zona industriale di Santa Maria degli Angeli via dei Vetturali, Strada provinciale 410 direzione Castelnuovo (escluso il centro abitato), via del Sacro Tugurio in prossimità del cimitero di guerra inglese, tutta via Patrono d’Italia, Via Roma e via del Guado ai confini con Bastia Umbra.
Le misure resteranno in vigore fino a nuove disposizioni, subordinate agli accertamenti in corso. (Continua dopo il video – link diretto)
Il comitato intanto va all’attacco dopo l’incendio alla ex Tacconi: “Non possiamo restare silenti a fronte del grave incendio divampato nella Fonderia F.A. giovedì sera. Quando i cittadini non vengono ascoltati o peggio derisi e denunciati, nel momento in cui osano affermare che un’industria insalubre di prima classe, come una fonderia, va delocalizzata dal centro abitato, se non addirittura chiusa al ripetersi di più violazioni autorizzative, questo è quello che purtroppo accade. Si iniziano a valutare i danni ambientali, sanitari per il carico di inquinanti sprigionatisi durante il fenomeno incendiario, nonché il danno erariale per provvedimenti da anni richiesti e mai adottati, contemplati dallo stesso Testo unico ambientale e dal Testo unico sulle industrie insalubri, tanto più laddove non sia la prima volta che si verificano incendi tali da mettere in pericolo la pubblica incolumità (nel caso, ad ottobre 2018, stesso evento). Ed è quello che chiediamo – aggiunge il comitato – nel nostro scopo di pubblica utilità sociale e di tutela del bene comune: che venga fatta immediatamente un’indagine accurata sull’accaduto, che involga la procura penale ma anche contabile, e che la prefettura – ex art. 300 del T.U. ambientale – chieda subito al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di accertare e valutare gli eventuali danni ambientali conseguenti all’incendio”.
Secondo la ricostruzione dei vigili del fuoco l’incendio si è sviluppato all’interno delle Fonderie di Assisi, coinvolgendo l’olio dei condensatori di media tensione. Sul posto sono intervenuti i pompieri di Assisi, con il supporto di altre squadre da Perugia, Foligno e Cavour. I mezzi impiegati nell’intervento includono due autobotti, tre autopompe serbatoio, un’autoscala e un mezzo schiumogeno. L’intervento, che ha richiesto l’impiego del funzionario di guardia, si è concluso senza feriti intorno alle ore 1:30″.
“Gli Enti preposti – conclude Proietti- provvederanno inoltre a tutti gli accertamenti e le verifiche tecniche presso lo stabilimento. Voglio ringraziare personalmente e in qualità di sindaco di Assisi e Presidente della Regione Umbria, tutti i Vigili del Fuoco “intervenuti in una situazione complessa e rischiosa, con straordinaria professionalità e senza esitazione alcuna, come sempre sanno fare questi nostri Angeli!”, conclude la nota sull’incendio alla ex Tacconi.
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