Incidenti sul lavoro e domestico nell’assisano, due persone ricoverate in prognosi riservata tra Petrignano di Assisi e Capodacqua. Il primo è un uomo di 61 anni residente nel perugino che era al lavoro in una ditta dell’assisano, il secondo un uomo di 76 anni rimasto ustionato mentre bruciava delle sterpaglie. Poco meno di una settimana fa un altro incidente, con un giovane 22enne travolto da un muletto e ricoverato a Perugia.
Il primo dei due incidenti è avvenuto a Petrignano di Assisi, dove il 61enne è caduto, per cause in corso di accertamento, da un capannone della zona. Sul posto gli uomini dell’ispettorato sul lavoro della Usl e la polizia di Stato del commissariato di Assisi, che stanno svolgendo le indagini sul caso, e il personale del 118 dell’ospedale di Assisi. L’uomo, caduto da un’altezza di circa 6 metri, è stato stabilizzato ed è stato ricoverato al Santa Maria della Misericordia. Entrato in ospedale in codice rosso, è ricoverato in prognosi riservata con traumi all’addome e al torace. Secondo la nota della polizia di Stato arrivata poco prima delle 19 del 16 ottobre, l’uomo, mentre era intento ad effettuare dei lavori di bonifica sul tetto di un’azienda, per cause ancora da chiarire è precipitato al suolo da un’altezza di circa 6 metri”.
Il secondo caso è invece avvenuto sempre nella mattinata, ma nella zona di Capodacqua: a rimanere colpito da una fiammata, forse per colpa del vento o forse perché l’incendio delle sterpaglie gli è sfuggito di mano, è un 76enne della zona trasportato al Santa Maria della Misericordia di Perugia. L’uomo, nel pomeriggio, verrà trasferito all’ospedale di Pisa, dotato di un centro grandi ustionati. Oltre al 118, sul posto è intervenuto il personale della polizia di Stato di Assisi.
Secondo le informazioni fornite dai vigili del fuoco intorno alle 18, i fatti sono accaduti alle 9.30 di mattina, quando alla Sala Operativa dei vigili del fuoco, tramite il NUE una richiesta di soccorso a persona, in quanto la stessa era stata avvistata avere fiamme sul corpo congiuntamente ad una donna che cercava di spegnere le fiamme con secchi di acqua.
Prontamente veniva inviata la squadra dei vigili del fuoco di Assisi, la quale in pochi minuti arrivava sul posto e ha accertato che il 118 stava già operando per le varie cure del caso. L’uomo ha riportato gravi ustioni su tutte le parti del corpo, verosimilmente per un ritorno di fiamma in seguito al tentativo di dare fuoco agli scarti di potatura.
Per quanto riguarda l’incidente a Petrignano di Assisi, seguito da un altro a Monteleone di Orvieto dove un operaio di 49 anni è inciampato durante il lavoro sbattendo la testa su un blocco di cemento ed è stato trasportato d’urgenza a Perugia, arriva la nota di Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria, Angelo Manzotti segretario generale della Cisl Umbria, Maurizio Molinari, segretario generale Uil dell’Umbria insieme alle categorie dei lavoratori dell’edilizia Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil Umbria, Giuliano Bicchieraro segretario generale Filca Cisl Umbria e Roberto Lattanzi, responsabile Feneal Uil Umbria.
“Due incidenti sul lavoro gravissimi, con i lavoratori del settore edile entrambi in prognosi riservata, a Petrignano e a Monteleone di Orvieto. La giornata di oggi è una di quelle che segna l’ennesima pagina nera per la nostra regione, già in vetta nella classifica degli incidenti mortali sul lavoro, e che continua a segnare record negativi. È però arrivato il momento di dire basta e di fermare una ecatombe continua. Il nostro appello è quello di uno scatto di coscienza alle istituzioni tutte e alle associazioni datoriali, affinché possa finalmente prendere forma e attuazione la nostra piattaforma, presentata e condivisa, con l’obiettivo di arrivare ad un patto regionale per la salute, la sicurezza e l’ambiente e dare vita finalmente ad una vera filiera della sicurezza. Il tempo delle dichiarazioni e dei proclami è finito, ora servono atti concreti”.
(Foto in evidenza dal sito dell’azienda ospedaliera di Perugia)
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