Doveva ripulire un immobile pignorato, ma ha preso il compito in maniera troppo letterale, rubando i termosifoni. Un ladro di termosifoni è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Santa Maria degli Angeli. Sempre la compagnia carabinieri di Assisi, agli ordini del tenente colonnello Marco Vetrulli, ha scoperto, grazie ai Carabinieri di Valfabbrica, un covo di ladri in quel di Pianello.
Per quanto riguarda il ladro di termosifoni, si tratta di un 66enne incaricato di effettuare le pulizie ad un immobile pignorato. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, ha smontato addirittura i termosifoni, impossessandosene per rivenderli. L’incarico era quello di pulire l’immobile per le consuete visite pre-asta giudiziaria. L’istituto di vendita ha incaricato una ditta di effettuare una profonda pulizia al fine di dare il giusto valore all’immobile. L’uomo, tuttavia, ha pensato bene di fare una pulizia che definire troppo approfondita è poco: ha smontato numerosi termosifoni, li ha caricati sul proprio mezzo e li ha portati in un altro luogo, probabilmente per venderli e integrare così il compenso ricevuto. Per lui, come detto, una denuncia.
I militari della stazione di Valfabbrica, dopo mesi di lavoro, hanno localizzato un piccolo appartamento in località Pianello di Perugia, immobile preso in affitto da un cittadino extracomunitario, ma apparentemente sempre vuoto. È bastato vedere una luce accesa per capire che all’interno fosse arrivato qualcuno, proprio in concomitanza con l’aumento dei furti nella zona. Immediato è stato l’intervento dei carabinieri che a seguito dell’irruzione riuscivano a bloccare due soggetti, anch’essi extracomunitari, mentre un terzo riusciva a darsi a rocambolesca fuga utilizzando un accesso secondario.
La celerità dell’intervento dei militari non consentiva comunque allo stesso di recuperare il suo telefono cellulare, né tantomeno i suoi documenti personali lasciati all’interno dell’appartamento. Successivi accertamenti permettevano di stabilire, quindi, che i documenti erano falsi e che l’effige riportata apparteneva ad un soggetto dell’est Europa ricercato. Le due persone fermate venivano quindi accompagnate presso la caserma di Valfabbrica. A loro carico si procedeva con una denuncia per favoreggiamento personale e successivamente venivano iniziate le procedure per la loro espulsione dal territorio nazionale. L’affittuario dell’appartamento veniva anch’egli deferito per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli inquirenti ipotizzano che tale operazione abbia permesso di prevenire ulteriori furti in abitazione, sicuramente il reato più preoccupante e odioso che i cittadini possano subire.
Sempre a Valfabbrica, i militari hanno denunciato un cittadino italiano per minaccia grave, ingiurie nonché porto illegale di armi. L’uomo, vistosi negare l’autorizzazione a tirare di balestra dal gestore di un poligono, ha minacciato di morte il titolare dell’attività. Rintracciato dai carabinieri, l’uomo è stato trovato in possesso di un vero e proprio arsenale di armi bianche, un’ascia Tomahawk (simile a quella usata dagli indiani), una sorta di machete di quasi 50 cm di lunghezza, un coltello con lama che superava i 12 cm. In considerazione della pericolosità del soggetto, i carabinieri hanno provveduto anche a perquisire la sua abitazione rinvenendo e sottoponendo a sequestro numerosi archi Compound, balestre con relative ottiche, pugnali, coltelli “Rambo”, spadini di varie lunghezze.
© Riproduzione riservata