(Flavia Pagliochini) Trenta figure a grandezza naturale, che raccontano la Natività, e che da Assisi finiranno ad Arezzo. È il presepe di Assisi, o perlomeno le statue del progetto del presepe a cielo aperto creato nel 2020 e nel 2021, quando con il progetto “Il Natale di Francesco” si voleva “riportare alle origini la festività natalizia, rievocando la Natività per la città di Assisi che si trasformerà in un Presepe immaginario”. Con tanto di web app (nataledifrancesco.it, che anche oggi viene utilizzata per promuovere il Natale francescano) “per seguire ogni sera la narrazione e la spiritualità di San Francesco con la meraviglia delle nuove tecnologie”, considerato che tutto ciò era stato allestito nel periodo della pandemia.
Le statue – che non sono quelle del tradizionale presepe sul prato, volute dalla famiglia Angeletti, ma quelle dei frati del Sacro Convento realizzate negli anni della pandemia – erano poi state riciclate “qua e là” per la città nel corso dei Natali successivi quando il tema era comunque stato cambiato anche visti i vari ottocentenari francescani – quest’anno toccherà al Cantico. E ora trenta di queste (alcune delle quali ‘pensionate’ al Monte Frumentario trasformato in un magazzino, come denunciava Fratelli d’Italia un paio di anni fa) finiranno come detto ad Arezzo.
A riportare la notizia è il quotidiano La Nazione, dorso aretino, secondo cui “il presepe di Assisi dominerà il sagrato del Duomo e porterà qui la sua storia e i suoi significati. Perché questo presepe nasce nel 2021, in piena pandemia con le città deserte e le corsie degli ospedali affollate. Diventa così il simbolo della rinascita e rimette in moto il circuito dei visitatori: in quel tempo, i numerosi quadri della rappresentazione animavano i luoghi più importanti di Assisi. Composto da 180 figure in scala 1 a 1, il progetto e la realizzazione, affidata a un’azienda artigiana umbra, si ispirano alla Natività raffigurata da Giotto nel ciclo degli affreschi della Basilica superiore”.
Un gemellaggio Assisi – Arezzo, insomma, che anticipa quello Perugia – Arezzo in programma a febbraio nel segno di Eurochocolate e che si concretizza dopo che “Dal Sacro Convento di San Francesco, proprietario del presepe, è arrivato l’ok e la sindaca Stefania Proietti ha posto il sigillo sul trasferimento, concludendo così le fasi preliminari del progetto insieme alla Fondazione Intour che ha promosso e gestito l’operazione. ‘Abbiamo accolto con molto interesse – dichiara Proietti – l’invito a collaborare in occasione delle festività natalizie con Arezzo e grazie alla disponibilità del Sacro Convento di Assisi. Si tratta un primo piccolo ma importante passo verso una direzione che potrà favorire al meglio le importanti progettualità che le nostre due città hanno saputo realizzare in questi ultimi anni in termine anche di promozione turistico-culturale'”.
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