Al via il processo, per lesioni personali, nei confronti di un giovane di Assisi accusato di aver ferito al collo un operatore ecologico per un diverbio stradale.
Come raccontato all’epoca anche da AssisiNews, per “colpa” della raccolta dei rifiuti un diverbio è sfociato in aggressione. Ad avere la peggio un operatore ecologico, accusato di ostruire il passaggio delle auto e di bloccare il traffico con il suo furgoncino. L’uomo (difeso dall’avvocato Laura Modena) ha accelerato il suo lavoro, ma non è servito. Secondo una prima ricostruzione ora al vaglio dei carabinieri, sarebbe aggredito (con delle chiavi o con un taglierino, a seconda delle ricostruzioni), e ferito a una guancia fino a sfiorare il collo.
Temendo il peggio, l’operatore ecologico è andato al pronto soccorso per farsi curare (la prognosi è di 40 giorni). Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Assisi, che hanno svolto le indagini del caso. Alla scena avevano assistito un gruppo di turisti e alcuni commercianti. Questa mattina in tribunale, l’uomo ha ricostruito l’aggressione nel corso del procedimento per lesioni personali che lo vede parte civile: “Avevo paura di morire, pensavo mi avesse tagliato la giugulare” ha detto oggi in aula, secondo quanto riporta PerugiaToday). Aggiungendo inoltre che mentre si trovava in ospedale con medici e infermieri che controllavano la ferita, si presentava l’accusato (difeso dall’avvocato Delfo Berretti) che continuava a insultarlo, urlando, e a minacciarlo.
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