Il Tar boccia il ricorso dei gestori del locale di Bastia Umbra chiuso il 6 agosto dal commissariato della Polizia di Stato di Assisi agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca e dalla Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Perugia che avevano notificato ai titolari del locale un ordine di chiusura per quindici giorni, deciso dal questore Antonio Sbordone, sospendendo l’autorizzazione per l’esercizio dell’attività e di pubblici spettacoli, e pubblica somministrazione di cibo e bevande.
I titolari hanno ovviamente potuto fare ricorso contro questa decisione, lamentando soprattutto il danno economico. Ma il Tar ha bocciato la richiesta di un’istanza di sospensione cautelare, sottolineando che c’è “l’urgente necessità di esercitare i poteri conferiti dalla legge al fine di prevenire e fronteggiare l’espandersi del contagio da Covid-19”. Motivo per cui al momento il locale di Bastia rimane chiuso fino al 21 agosto, termine dei quindici giorni del provvedimento.
Come riportato anche da AssisiNews, per quattro volte le forze dell’ordine sono intervenute nei pressi o all’interno del locale di Bastia Umbra, scoprendo irregolarità e per calmare gli animi: in un caso, è stata scoperta una cena organizzata per oltre 300 persone, molte delle quali sprovviste di mascherina, e alcune delle quali intente a ballare nonostante la normativa in materia. In un altro caso, arrivate sul posto per una rissa scoppiata all’esterno del locale, le forze dell’ordine hanno scoperto un assembramento di giovani che ballavano nell’apposita pista, senza rispettare le distanze di sicurezza. In questi due casi, verbale di accertamento e sanzioni.
Nel terzo episodio contestato, un giovane ha raccontato di essere stato aggredito da sette soggetti a lui sconosciuti durante una festa; infine, gli agenti hanno scoperto che, mentre la gente usciva dal locale che stava chiudendo, un ragazzo che veniva picchiato con pugni e calci mentre era a terra.
© Riproduzione riservata