C’è chi ha voluto vederci un lato positivo e quindi un (inutile) messaggio di protezione, e chi invece ha scelto di vederci l’imbecillità fatta persona. Ma in tempi in cui scarseggiano le mascherine, c’è anche chi le usa per divertirsi. Ieri mattina alla piazzetta della Chiesa Nuova le statue dei genitori di San Francesco ‘indossavano’ delle mascherine infilate sul volto da ignoti. Che per fortuna saranno presto scoperti, si spera, visto che proprio in quella zona è presente una delle telecamere di videosorveglianza del Comune, che punta proprio sulla piazza della chiesa. Nella giornata di venerdì le mascherine sono state tolte, tanto che sabato mattina non c’erano più. Il tutto, come accennato prima, mentre anche nell’assisano, frazioni soprattutto, si moltiplicano gli avvistamenti di persone che non rimangono in casa e si affollano. “Spesso – la segnalazione con foto arrivata ad AssisiNews da una persona che riferisce anche di aver allertato le autorità – si tratta peraltro dei soggetti più deboli ed esposti al virus”.
Tornando alle mascherine, in molti ospedali, soprattutto del Nord Italia, i filtranti facciali Ffp2 e Ffp3 stanno per terminare, tanto che il consiglio è di non buttarle a termine utilizzo, ma a conservarli in sacchetti identificati scrivendo all’interno nome e cognome di chi li ha utilizzati, nonché del relativo reparto. Tutto questo in attesa di successive indicazioni. In circolazione nelle chat dei sanitari ci sarebbe infatti un testo in cui Assosistema – citando diverse fonti ufficiali – illustra nel dettaglio la procedura per la bonifica dei filtri antipolvere e dei facciali filtranti utilizzati durante le attività che comportano esposizione a Covid-19.
La bonifica (che non è possibile però adottare se si è privati cittadini) consisterebbe nel collocare i dispositivi in un vano riscaldato a 70° (+ 3) per 30 minuti in aria secca. Una temperatura che consente di uccidere il virus (il Coronavirus si inattiva a 56 gradi) senza alterare la composizione chimica dei materiali che compongono le mascherine. I facciali filtranti devono essere integri (anche negli elastici) e senza tracce organiche visibili e – dopo la sterilizzazione – vanno riconsegnati al soggetto che li aveva utilizzati in precedenza. Da sottolineare che la procedura sarebbe riservata al personale tecnico degli ospedali e altamente sconsigliata ai cittadini: i forni domestici, infatti (anche quelli con possibilità di regolare la gradazione esatta), non sarebbero utilizzabili a causa del rischio di alterare la composizione dei materiali e di rendere le mascherine dannose per la salute, oltre che completamente inefficaci.
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