UYn venticinquenne egiziano che è stato arrestato e condotto in carcere dopo che un arresto e vari provvedimenti – come il divieto di dimora nel comune di Assisi l’obbligo di firma dai carabinieri di Bastia Umbra – non hanno minimamente contenuto i suoi eccessi. Ad agire, di concerto, i carabinieri della compagnia di Assisi guidata dal capitano Vittorio Jervolino e dalla polizia di Stato del commissariato di Assisi agli ordini del vicequestore Francesca Di Luca, più volte alle prese con i suoi eccessi.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura con l’aiuto delle forze dell’ordine, il giovane a fine ottobre ha inizialmente rapinato due persone extracomunitarie in casa loro con un coltello. In quell’occasione era stato arrestato dai carabinieri e poi scarcerato previa emissione del divieto di dimora ad Assisi ed dell’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri di Bastia. Ma questo non gli aveva impedito di frequentare persone già note come lui alle forze dell’ordine, dei cittadini magrebini con cui, a Santa Maria, aveva litigato più volte; in tre casi i carabinieri erano intervenuti, addirittura in un caso perché il 25enne era arrivato a minacciare una delle persone nella sua abitazione.
E ancora, non più tardi di una decina di giorni fa, l’uomo è arrivato in noto fast food nella zona della stazione a Santa Maria dove, utilizzando un manganello telescopico, aveva minacciato i numerosi passanti, turisti e cittadini, tanto che si era reso necessario l’intervento della polizia supportata da una pattuglia dei carabinieri. In quel caso gli agenti del commissariato, messo in sicurezza il 25enne che aveva tentato la fuga, ed accertato che lo stesso aveva occultato all’interno della sua giacca un manganello telescopico di oltre 40 cm, lo avevano denunciato in stato di libertà per i reati di procurato allarme e per l’inosservanza al divieto di dimora nel comune di Assisi. Stante la gravità dei fatti accaduti, sia la polizia che i carabinieri hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia e al G.I.P. che aveva emesso il precedente provvedimento, due distinte informative di reato nei confronti dell’uomo evidenziando che la sua libera permanenza in città era diventata pericolosa per la cittadinanza. Il giudice, ritenendo l’obbligo di firma e il divieto di dimora misure non più idonee a contenerne “le illecite condotte” tanto più che il giovane non le rispettava minimamente, ha deciso di disporre l’arresto per il 25enne che, rintracciato in un supermercato di Santa Maria, è stato arrestato e portato a Capanne.
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