Nella Sala della Conciliazione ad Assisi, qualche settimana fa, è stato siglato un protocollo di intesa tra il Comune di Assisi e 12 associazioni di volontariato che operano sul territorio (Con Noi- associazione per le cure palliative, Assisi Medicina, Aucc, Angsa, Croce rossa italiana, Aido, Vi,Va., Auser, La Zattera, A.n.n.a., Avis, Confraternita Misericordia). Nel corso di una cerimonia semplice e sobria, il sindaco Stefania Proietti, l’assessore ai servizi sociali Massimo Paggi e il presidente della terza commissione consiliare Marylena Giuseppina Massini hanno spiegato le motivazioni che hanno spinto l’ente pubblico e il mondo del volontariato a stipulare l’accordo finalizzato ad attivare e sviluppare iniziative e progetti per migliorare la qualità della vita in un’ottica di sostegno alla comunità. Le finalità primarie sono la promozione di diritti, salute, partecipazione e inclusione sociale delle persone svantaggiate nell’ambito del cosiddetto welfare sociale comunitario e di prossimità.
Il sindaco, nel dare il benvenuto ai rappresentanti delle associazioni di volontariato, ha detto: “Questo Palazzo è casa vostra, è la casa di tutti i cittadini, a maggior ragione di chi ogni giorno svolge un servizio per le persone fragili. Vi ringrazio per il bene che fate, che va oltre il senso civico e oltre questo protocollo, e mi piace rappresentarvi come una grande coscienza collettiva solidale”. L’assessore Paggi ha sottolineato che “con quest’intesa sottoscritta nella città del sollievo, le varie associazioni si mettono in rete, legate da un unico filo comune. Si tratta di un protocollo fortemente ed emotivamente voluto da tutte le parti, che esprime un’anima grande perché interessa e coinvolge coloro che si preoccupano degli altri”.
Per il presidente della terza commissione consiliare Massini si tratta di “un momento emozionante, importante perché è l’inizio di un percorso di iniziative a favore delle persone fragili, bisognose. E con questo protocollo si possono costruire progetti insieme, l’unione fa la forza e infatti noi ci abbiamo creduto e voi ci avete creduto insieme a noi”. Il segretario generale Fabrizio Proietti, che ad interim gestisce l’ufficio dei servizi sociali, ha illustrato l’iter amministrativo che ha portato alla sigla del protocollo e la responsabile del servizio Katia Sposini ha suggerito di intensificare la collaborazione, ritenendo il protocollo una cornice da riempire di contenuti.
Nello specifico l’intesa prevede che il Comune, oltre a svolgere la funzione di coordinamento, si impegna “ad approvare ogni singolo progetto o azione, nell’ambito delle proprie attività istituzionali anche in relazione a soggetti pubblici chiamati a collaborare e a svolgere compiti di supporto; verificare l’effettivo svolgimento del progetto per valutarne l’utilità e i benefici e per darne adeguato conto in ottica di trasparenza e massima accountability; individuare, nell’ambito delle proprie strutture, spazi dove svolgere gli incontri alla presenza dei responsabili e comunque del personale dell’ufficio servizi sociali, che potranno pertanto mettere a disposizione competenze e informazioni, privilegiando sin d’ora la forma del patto di collaborazione.
D’altro canto le associazioni si impegnano a nominare un referente formato nella materia da dedicare alla progettazione e attivazione degli interventi; organizzare e gestire tutte le attività esecutive del progetto, in un’ottica di sostenibilità, appropriatezza e coerenza, incluso, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: l’individuazione dei soggetti realizzatori, dopo averne valutato l’effettiva competenza in materia; la contrattazione con i medesimi dell’eventuale forma collaborativa; la garanzia di un numero adeguato di destinatari partecipanti all’attività; relazionare in merito agli esiti delle diverse attività realizzate che devono essere documentate e rendicontate nelle forme che verranno definite di volta in volta. Il protocollo avrà la durata di 3 anni e potrà essere rinnovato alla scadenza per un uguale periodo.
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