I negozi di Bastia Umbra nel mirino dei ladri: la Polizia di Stato ha denunciato due donne, una 38enne italiana per truffa (si era finta un’agente della Guardia di Finanza) e una 26enne proveniente dalla Calabria e di origini rumene, finita nei guai per furto aggravato.
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In particolare, nel primo caso la perugina si è qualificata agli esercenti quale appartenente alla Guardia di Finanza, così da carpire la fiducia del negoziante, al fine di richiedere delle particolari modalità di pagamento della merce. La donna, una volta tratto in inganno il personale addetto al punto vendita, otteneva la possibilità di non pagare nell’immediato la merce, assicurando altresì gli esercenti di corrispondere la somma dovuto mediante il proprio istituto bancario. Dopo circa un mese, a fronte del mancato pagamento della merce da parte della donna, i titolari sporgevano querela presso il Commissariato di Assisi. Dopo una serie di accertamenti i poliziotti riuscivano ad identificare la donna, denunciandola per il reato di truffa.
Altro tentativo di furto ai negozi di Bastia Umbra quello di una 26enne di origine rumena, che aveva deciso di rubare un paio di scarpe: la donna ha fatto però attivare l’allarme antitaccheggio. Una commessa richiamando a gran voce la giovane, riusciva ad attirare l’attenzione della responsabile del negozio che, a quel punto, direttasi verso l’uscita, bloccava la donna e la invitava a rientrare per capire cosa fosse accaduto. Dagli accertamenti degli agenti del commissariato di Assisi è emerso che, i sandali, che non mostravano etichette esterne, avevano però la placca antitaccheggio cucita all’interno della suola che risultava non smagnetizzata, prova inconfutabile che si trattava proprio del modello in vendita. La donna inoltre aveva all’interno della borsa le proprie calzature che si era tolte per indossare quelle rubate. Per la donna è scattata la denuncia per furto aggravato.
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