Città serafica, viabilità un inferno. A tre giorni dall’entrata in vigore della nuova viabilità nel centro storico di Assisi, a fronte di una città semi-libera dalle auto, mancano le migliaia di turisti per cui l’ordinanza è stata fatta e molti commercianti e residenti sono sul piede di guerra. Se quasi nessuno è aprioristicamente contrario a una regolamentazione del traffico, in pochi avevano infatti capito che l’ordinanza prevede fino al sei gennaio la chiusura totale di Piazza del Comune, sette giorni su sette e non solo il sabato e la domenica. Il che significa che, con la contemporanea chiusura di Piazza San Francesco, per uscire da Assisi servono tanta pazienza e giri chilometrici.
A sorpresa, nella nuova viabilità nel centro storico, spunta anche la chiusura di via Sermei, la via a metà via Roma. La chiusura, in questo caso, sarebbe motivata dal fatto che viene usata da qualche “furbetto” per entrare nel centro storico dalla parte alta di Assisi. Rimane però aperta il sabato, visto il mercato che impedisce l’accesso da Borgo Aretino. D’altronde, chi può, si arrangia. Nel primo tratto di via Giotto non è raro vedere le auto che, sfidando il senso unico, la strada stretta, i turisti e i veicoli che procedono in senso corretto, “girano” da via Fortini e scendono in Piazzetta Garibaldi onde evitare di dover uscire da via San Paolo e fare giri chilometrici.
Nonostante le proteste dei commercianti e di alcuni operatori, Confcommercio per il momento non si espone e sta studiando l’ordinanza della nuova viabilità nel centro storico. Già nel 2016 fu tentato l’esperimento di chiudere Piazza del Comune, cassato dopo due giorni viste le proteste: stavolta la giunta sembra non voler proprio arretrare, tant’è che non solo l’ordinanza vale fino al 6 gennaio, ma le richieste di modifiche meno restrittive avanzate da alcune categorie di operatori turistici e commerciali sono state bocciate in toto.
Il problema – uno dei problemi, visto dal punto di vista della giunta – è che gli accessi alla città sono tanti, le auto che tentato di accedere al centro storico centinaia, i vigili urbani pochi: senza telecamere e senza varchi elettronici, finora chi arrivava provava ad accedere, spesso riuscendoci. Una “prassi” che vanificava i permessi per i soli residenti. Se infatti entrasse davvero solo chi può accedere ad Assisi, non ci sarebbe necessità di chiudere alcunché.
E il timore è di un remake di quanto già visto anni fa con Piazza San Francesco, ufficialmente chiusa per “poco tempo”, che oramai (anche vista l’allerta terrorismo) si protrae da anni. La Lega, dalle colonne del Corriere dell’Umbria in edicola il 3 luglio 2019, lancia la mobilitazione. “Una regolamentazione del traffico serve, ma troviamo questa sbagliata, siamo contro questa chiusura totale”, spiega il segretario cittadino, Stefano Pastorelli. “Siamo pronti a sostenere i cittadini, le associazioni e le categorie che chiedono una migliore regolamentazione, e a protestare nel caso in cui non si ponga rimedio a questo ennesimo colpo della giunta Pd-Proietti al centro storico”.
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