Occupano abusivamente casa popolare, i carabinieri denunciano due 26enni. Un 40enne è stato invece sorpreso a passeggiare senza motivo per Santa Maria degli Angeli: denuncia anche per lui, visto che aveva un divieto di ritorno che non ha rispettato.
Continuano serrati i controlli del territorio da parte dei Carabinieri della Stazione di Santa Maria degli Angeli, dipendenti dalla compagnia di Assisi agli ordini del tenente colonnello Marco Vetrulli, nell’ambito della quotidiana programmazione dei servizi e delle direttive del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia. Numerosi sono stati gli interventi, nell’ultimo periodo, a cui si aggiungono i quotidiani controlli specificatamente dedicati alla verifica del rispetto delle c.d. “regole anti covid”.
In particolare, alcuni giorni fa, sono giunte alla Centrale Operativa diverse telefonate, provenienti tutte da inquilini di una palazzina ATER sita nella frazione di Castelnuovo di Assisi, che riferivano di rumori sospetti provenienti da una casa popolare, un appartamento non ancora assegnato. L’immediato intervento della pattuglia dei Carabinieri della Stazione ha permesso di accertare come una coppia di giovani disoccupati, entrambi 26enni, dopo aver forzato la porta d’ingresso, si è introdotta all’interno dell’alloggio popolare, occupandolo abusivamente. I due sono stati deferiti alla competente autorità giudiziaria ed è stata inoltrata la prevista comunicazione all’ente di gestione per l’avvio delle relative pratiche di sfratto.
Poche ore dopo, invece, sono giunte telefonate relative alla presenza sospetta di un cittadino extracomunitario in una delle vie principali di Santa Maria degli Angeli. L’intervento dei militari, coadiuvati da personale della Polizia Municipale di Assisi, agli ordini del comandante Antonio Gentili, ha permesso di rintracciare l’uomo, un cittadino magrebino 40 enne, pregiudicato, il quale approfittando delle ore serali, passeggiava tranquillamente per le vie della città , nonostante risultasse colpito da un divieto di ritorno dal Comune di Assisi. L’uomo è stato pertanto deferito all’autorità Giudiziaria.
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