È stata una vera e propria odissea quella che hanno vissuto gli alunni della classi quarte del Liceo Linguistico di Assisi, la cui gita è saltata a causa dell’ordigno bellico a Bologna ritrovato e fatto brillare domenica. Gli alunni avrebbero dovuto raggiungere domenica 8 aprile la Polonia, precisamente Cracovia, per una vacanza studio e un soggiorno presso alcune famiglie con uno scambio culturale, ma il viaggio prima si è trasformato in un incubo, poi è addirittura stato annullato con tanto di rientro nelle proprie abitazioni, stanchi e stremati, a tarda notte.
Come riporta il Corriere dell’Umbria, una volta partita da Assisi direzione aeroporto di Bologna, dal quale doveva avvenire il decollo, la comitiva si è vista annullare il volo a causa di un relitto bellico la cui “esplosione forzata”, a quanto pare dalle prime informazioni, sarebbe stata in programma da giorni. Tutto sospeso, una lunghissima attesa di ore, senza conoscere il proprio destino. Furiosi i ragazzi, ma anche le famiglie che a casa sono rimaste per un’intera domenica in attesa di notizie. “Un’avventura assurda – racconta uno dei genitori degli alunni – perché non è possibile che dell’ordigno bellico a Bologna non si sapesse da prima. Addirittura, volevano farli partire poi in autobus, dopo 10 ore di attesa, non sarebbe stato facile affrontare oltre 20 ore di viaggio”.
Secondo i quotidiani locali emiliani, l’ordigno bellico a Bologna risaliva alla seconda guerra mondiale ed era stato trovato qualche settimana fa vicino a un sottopasso ferroviario all’incrocio fra via Zanardi e via Bovi Campeggi. Disinnesco, rimozione e brillamento della ‘bomba’ da 213 kg sono stati condotti dagli artificieri del genio ferrovieri dell’Esercito, coordinati dalla prefettura. Per consentire l’intervento, domenica, sono state evacuate 9.400 persone, nel raggio di 800 metri dal luogo di ritrovamento dell’ordigno: le procedure si sono prolungate più del previsto a causa del cattivo stato di conservazione di una delle due spolette.
Poi la decisione di annullare il viaggio, non trovando un altro aeroporto con un volo subito disponibile. I ragazzi si sono rimessi in strada con i propri accompagnatori e sono risaliti a bordo dell’autobus che li aveva accompagnati all’aeroporto, direzione casa. L’arrivo ad Assisi nella notte fra domenica 8 e lunedì 9 aprile, stanchi, stremati, certamente non felici, insieme a chi era ad attenderli, per un’avventura rimandata e per la quale, genitori e famiglie, fanno sapere, “abbiamo già anticipato l’intero importo a copertura delle spese di viaggio. Una storia incredibile, da raccontare per la sua assurdità”. Un viaggio che sembra essere stato soltanto rimandato: “Potevamo cercare un volo che partisse subito in questi giorni, ma il viaggio si sarebbe accorciato troppo e i ragazzi non avrebbero giovato a lungo di questa, per loro, importante esperienza formativa”. Si cerca quindi una data utile per andare, senza perdere i giorni della settimanale vacanza di studio, pronti questa volta, ci si augura, a viverla con serenità, senza affanni e con lo spirito giusto.
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