Cresce l’ospedale di Assisi, con l’Usl Umbria 1 che stamattina (14 novembre 2018) ha incontrato i cittadini al Palazzo del Capitano del Perdono di Santa Maria degli Angeli per tracciare un bilancio del 2018. Tra i punti cardine presentati dal dirigente Gigliola Rosignoli e dal direttore dell’Usl Umbria 1 Andrea Casciari, l’aumento di fatturato per la struttura, in crescita l’attività chirurgica in ambito di attività di tipo specialistica ambulatoriale in netta crescita con numeri molto significativi. Crescono anche gli accessi al pronto soccorso, che per il 2018 si stimano in quasi 16.500.
Il servizio di urodinamica ospedaliero e distrettuale attivato lo scorso anno ha avuto un riscontro positivo, con accessi anche da altre parti (pazienti sono arrivati anche da Foligno), e molto bene va anche l’ambulatorio per il piede diabetico con 2.430 prestazioni fra settembre 2017 e settembre 2018 e la presa in carico di 260 pazienti.
L’ospedale di Assisi fa registrare ottimi numeri anche per quanto riguarda lo scompenso cardiaco, dove sono stati ottenuti notevoli risultati con 5.392 prestazioni ambulatoriali nel 2018. “L’ospedale è piccolo – è stato spiegato nel corso della mattinata – ma accoglie in maniera molto positiva. Per la medicina a ciclo breve la degenza media è di 4 giorni”. Il fatturato è di circa 800.000 euro. Per quanto riguarda invece il trattamento delle ferite difficili, ci sono state 700 prestazioni da agosto ad ottobre 2018 con 400 pazienti curati. La chirurgia plastica e ricostruttiva, infine, ha un fatturato 980.000 euro. “C’e molto da fare migliorare i percorsi di integrazione – è stato spiegato – e serve lavorare tutti insieme per ottenere risultati migliori”. Presente all’incontro anche il sindaco Stefania Proietti.
“Il territorio – ha detto Casciari – è importante, un distretto grandissimo. Da non dimenticare l’assistenza domiciliare integrata, che coinvolge circa 25.500 persone. Sono cose che magari non si notano, ma questo è un investimento importante, perché ci vuole personale, infermieri, mezzi. La centrale operativa 118 del territorio è già importante, il processo del COT verrà esteso rendendo più efficienti i servizi territoriali. Nel distretto assisano anche le aggregazioni funzionali territoriali AFT danno ottimi risultati. Garantito sul territorio H24 un’assistenza ai residenti e ai cittadini. Ciò dara nel tempo risultati straordinari”. All’ospedale di Assisi – ha sottolineato ancora Casciari – la chirurgia ambulatoriale è la più alta di tutti gli ospedali in Umbria, mentre è stabile quella pediatrica.Anche la chirurgia plastica e quella oculistica hanno numeri molto alti. “Bisogna lavorare in maniera attenta – ha concluso – per garantire l’efficientamento di quello che c’è adesso perché ciò che c’e è prezioso”.
“Il processo di trasformazione dell’ospedale di Assisi in valido presidio di territorio, a servizio di tutta la regione, in rete con i maggiori ospedali – ha sottolineato Luca Barberini – rappresenta un esempio da esportare. Qui, grazie a una diversa organizzazione dei servizi, è stato sperimentato concretamente il nuovo modello di sanità che vogliamo attuare nei prossimi anni, basato su una forte integrazione fra ospedale e territorio e su una grande collaborazione tra strutture diverse per dare risposte più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini. I positivi risulti raggiunti finora, anche grazie a servizi come il Centro donna, la chirurgia pediatrica, la chirurgia ambulatoriale, la medicina a ciclo breve e il reparto ferite difficili, ci danno ragione e ci rendono orgogliosi”.
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