Non si ferma la mobilitazione per l’ospedale di Assisi. Dopo il tavolo di lavoro sulla sanità del territorio, organizzato dal capogruppo Lega in Regione Umbria, Stefano Pastorelli al quale hanno partecipato i comuni di Assisi, Bastia, Bettona, Cannara e Valfabbrica con il Direttore regionale salute e welfare dell’Umbria, Massimo Braganti, questa mattina nella Sala della Conciliazione ad Assisi, si è svolta l’assemblea del comitato per il potenziamento dell’ospedale di Assisi al quale hanno aderito 600 cittadini.
Il Comitato è sorto spontaneamente a seguito della divulgazione del Piano Sanitario Regionale che – si legge in una nota stampa – “prevede un ulteriore depotenziamento dell’ospedale di Assisi e conseguentemente delle strutture socio-sanitarie del nostro territorio, di cui in parte neanche si fa menzione. Lo scopo del Comitato è quello di supportare l’azione dei Comuni, volta ad ottenere “una revisione del Piano che – sostengono dal Comitato – mortifica un territorio che contribuisce come nessun altro, attraverso il turismo e non solo, all’economia dell’intera Regione e al suo prestigio internazionale. Il momento dell’impegno è adesso, perché non prevalgano considerazioni miopi e avventate. Non pensino a Perugia – conclude la nota – di agire senza tenere conto dei nostri diritti e dei nostri interessi“.
“La partecipazione, particolarmente numerosa di cittadini e associazioni di tutto il Distretto, ha consentito ai sindaci e rappresentanti dei cinque comuni di poter confermare il loro impegno nei tavoli istituzionali finalizzato a confrontarsi con la Regione dell’Umbria per ottenere il mantenimento nel tempo, innanzitutto, dello stato giuridico dell’Ospedale di Assisi quale Ospedale di Territorio. I vari interventi che si sono succeduti hanno ampliato la denuncia di un continuo depauperamento dei servizi sanitari e sociali, non solo dell’ospedale di Assisi, ma anche delle altre strutture socio sanitarie dell’intero territorio. Mentre i medici hanno dato una rappresentazione dello stato attuale e delle possibili soluzioni che rispondano alle reali esigenze dei cittadini, è ulteriormente emersa la necessità della autonomia dell’ospedale rispetto a ventilate aggregazioni innaturali sia dal punto di vista territoriale che logistico”.
“Il rispetto delle norme nazionali – recita la nota del comitato giunta in redazione dopo l’incontro – che disciplinano i servizi di un Ospedale di Territorio, devono essere immediatamente ripristinate a cominciare dal Pronto Soccorso, servizio sanitario su cui gravitano 65.000 persone residenti e circa 5 milioni di cittadini temporanei e una popolazione religiosa il cui rapporto con la popolazione residente non ha eguali in Italia. E’ stata inoltre rimarcata la presenza di un tessuto industriale e artigianale tra i più importanti della regione, che necessita di un adeguato presidio sanitario. Anche durante l’assemblea ci sono state numerose nuove adesioni al Comitato nel presupposto, tra l’altro resosi ulteriormente manifesto della trasversalità partitica degli aderenti, che la salute è, per la Costituzione Italiana, un diritto di tutti i cittadini. E se la salute è un diritto, la Sanità è il mezzo attraverso il quale realizzarlo. Il Comitato – conclude la nota post-incontro – continuerà a sviluppare proposte e azioni al fine di raggiungere gli obbiettivi prefissati”.
Intanto la Lega Assisi fa sapere di aver disertato l’incontro di stamattina perché “Abbiamo lottato, a suo tempo, contro lo svuotamento delle funzioni del nostro ospedale, voluto strumentalmente dalla sinistra che, chiudendo di fatto il punto nascita, dette il via al ridimensionamento dell’intero presidio sanitario. Non parteciperemo al dibattito, perché a fronte della buona fede e dell’impegno di tanti cittadini presenti nel comitato che agiscono nell’interesse di promuovere iniziative a sostegno dell’ospedale, notiamo la partecipazione di alcuni rappresentanti della forza politica, il Pd, che distruggendo la sanità in Umbria e dunque anche il nostro ospedale, vorrebbe oggi ricostruire, quanto in modo scientificamente chirurgico ebbe a smembrare. La Lega di Assisi, con i suoi di rappresentanti sul territorio, rimane a disposizione di coloro i quali animati dalla buona volontà, sappiano dare un concreto e veritiero contributo alla rinascita del nostro ospedale”.
FOTO © Mauro Berti-Redazione Assisi News
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