Con il bel tempo è il momento di qualche gita fuori porta per gli ospiti del Chianelli, pazienti dei reparti di Ematologia ed Oncoematologia pediatrica. La gita è stata offerta dal Comitato per la vita “Daniele Chianelli” e ha visto partecipare una cinquantina di persone bambini e adulti, accompagnati da medici e personale sanitario e dal presidente del Comitato, Franco Chianelli.
La visita nella città di San Francesco ha colpito moltissimo gli ospiti del Chianelli, provenienti anche da altre regioni d’Italia e dal Venezuela. Il primo appuntamento all’Istituto professionale per la gastronomia e l’ospitalità alberghiera dove i pazienti sono stati accolti dall’assessore comunale alle politiche scolastiche ed educative e ai servizi sociali Claudia Maria Travicelli e dalla preside Bianca Maria Tagliaferri. Una pausa gustosa in cui è stato possibile assaggiare la deliziosa merenda cucinata dagli studenti dell’Istituto alberghiero. Ma anche un’occasione di solidarietà in cui i ragazzi hanno voluto consegnare al presidente Chianelli una donazione in memoria del loro compagno Gabriele Grigioni, recentemente scomparso in un incidente stradale.
Una breve passeggiata, tra i festeggiamenti per i Calendimaggio, e poi i pazienti hanno avuto l’opportunità unica di visitare la Domus romana del Lararius esempio delle meraviglie nascoste nell’Assisi sotterranea, scoperta negli ultimi anni. Non poteva mancare la visita alla Basilica di San Francesco e un tuffo tra le splendide opere di Giotto e Cimabue, così come la tappa alla Porziuncola di Santa Maria degli angeli. Ultima tappa a Rivotorto dove gli ospiti del Chainelli hanno potuto vedere la chiesa di Santa Maria che conserva i resti ristrutturati di due piccole costruzioni in pietra dentro le quali si rifugiava San Francesco per meditare e pregare. “Voglio ringraziare – ha detto Franco Chianelli – l’ospitalità cortese del sindaco di Assisi Stefania Proietti e dell’assessore Claudia Maria Travicelli. Ogni anno il Comitato organizza gite in Umbria e anche fuori dai confini regionali per offrire ai nostri pazienti un momento di svago e allegria in compagnia nostra e dei loro familiari. Un’occasione per rilassarsi e riposare che può dare un aiuto e un sostegno morale della dura battaglia che adulti e bambini stanno affrontando.
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