Firmata tra Prefettura e Comune di Assisi l’intesa per il rinnovo del Patto di legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale. Per la terza volta viene rinnovato l’accordo che ha durata biennale in base al quale si stabiliscono le azioni a tutela della legalità nel territorio comunale, azioni che interessano il settore degli appalti pubblici, la tracciabilità dei flussi finanziari, l’edilizia e l’urbanistica, il commercio, il contrasto all’immigrazione irregolare.
Il presupposto alla base del Patto risiede nella circostanza che le organizzazioni criminali mafiose tendono a infiltrarsi nell’economia legale dei territori diversi dai luoghi d’origine e quindi è richiesto un livello massimo di attenzione da parte di tutte le istituzioni. A conferma di ciò anche i recenti provvedimenti giudiziari che hanno evidenziato le infiltrazioni della ‘ndrangheta in Umbria con solidi collegamenti con le cosche del Crotonese.
La volontà delle parti firmatarie del Patto è di assicurare l’interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nell’economia, esercitando i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalle leggi vigenti, convenendo sull’opportunità di innalzare il livello di collaborazione tra la Prefettura e il Comune di Assisi.
“Il protocollo di legalità che abbiamo firmato e confermato per la terza volta con la Prefettura di Perugia – ha commentato il sindaco Stefania Proietti – rappresenta uno strumento utilissimo per l’attività amministrativa: oltre alle procedure che restringono le maglie della permeabilità alla malavita da parte delle amministrazioni, il Patto permette di creare e sostenere la ‘rete’ tra istituzioni che è salvifica rispetto all’aggressività delle organizzazioni criminali in particolare della ‘ndrangheta. A questo proposito la firma del protocollo di legalità è anche l’occasione per ringraziare tutte le Istituzioni, Prefettura, Questura e forze dell’ordine, che non ci hanno mai lasciati soli nella lunga battaglia – durata tre anni – per riavere l’Hotel Subasio, chiuso anche per il pericolo di infiltrazioni mafiose. “‘Ndrangheta che – dice il sindaco Proietti -ad Assisi aveva permeato anche altre attività commerciali – uno degli arrestati nelle operazioni della Procura di Catanzaro in Umbria era titolare di un ristorante a cui il sindaco Proietti aveva revocato la licenza nel 2016 – che sono state fermate grazie alle interdittive antimafia”.
“Proprio a questo proposito, la nostra gratitudine e il nostro incondizionato sostegno – ha concluso il sindaco – vanno al Procuratore Nicola Gratteri, che ci ha onorato nel presentare il suo libro e la sua storia lo scorso 4 dicembre: con le straordinarie operazioni condotte in questi giorni la Procura di Catanzaro ha inferto un colpo ferale alla ‘ndrangheta dimostrando che esiste un sistema dello Stato e della legalità che può vincere ogni forma di criminalità. E di questo sistema della legalità noi Enti e Pubblici Amministratori dobbiamo sentirci parte integrante e sostanziale perché possiamo essere determinanti nella vittoria della giustizia su ogni forma di illegalità e malaffare.”
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