In arrivo ad Assisi un piano del traffico, con una sintesi tra le molteplici necessità turistiche, chi vorrebbe vivere senza smog e chi non vorrebbe una città museo. Intanto sono state tolte, come annunciato nel corso dell’incontro con il vescovo dei giorni scorsi e come peraltro chiaramente anticipato quando la sperimentazione provvisoria era partita (l’ordinanza era valida sino a fine agosto), le transenne da piazza del Vescovado, in attesa di una soluzione che garantisca l’incolumità dei pedoni e la sicurezza degli automobilisti. (Continua dopo la foto)
A oggi è una convivenza sempre più difficile quella tra chi visita Assisi e vorrebbe arrivare con la macchina fin dentro chiese e monumenti, chi ha un negozio e deve caricare e scaricare pacchi, e chi vorrebbe una città con meno smog e vivibile anche a piedi da cittadini e turisti. Più volte si è discusso di varchi elettronici che facciano entrare solo chi ne ha diritto, ma gli aventi diritto sono svariati. E, con le poche forze a disposizione – i vigili urbani non possono arrivare ovunque – non manca chi se ne approfitta ed entra anche senza averne diritto, con auto e moto; senza considerare che il rischio di musealizzare la città, dove oramai vivono più o meno 500 persone, è dietro l’angolo.
Ultimamente le maggiori proteste arrivano da via Portica (per cui nel 2018 si pensava di invertire il senso di marcia), una delle vie più penalizzate dalla chiusura ultradecennale di piazza San Francesco, in passato valvola di sfogo di parte del traffico e oggi totalmente pedonalizzata. L’anno scorso un’analoga sortita aveva portato alla riduzione dei “giri” degli apetti della raccolta differenziata, unico motivo di traffico su cui la giunta è potuta intervenire con celerità e in maniera diretta, ma il passaggio delle auto rimane invasivo. Ad aggravare il tutto la proliferazione anche di tavoli fuori dai locali e nel mezzo di alcune vie: concessa come soluzione temporanea al post Covid, scadrà a fine anno e si dovrebbe tornare alla situazione di partenza, ma come farà chi ha investito decine di migliaia di euro per tavolini aggiuntivi o veri e propri “palchetti” con tavolini? Su questo tema, interpellata da Assisi News, la prima cittadina ha spiegato che “A breve scadrà la deroga del ministero concessa a causa Covid e alcune delle situazioni che oggi si vedono ad Assisi centro verranno meno; altre, che non causano problemi al traffico, invece rimarranno”, resta da vedere se con gli stessi spazi e le stesse modalità di oggi.
Tornando al piano del traffico, il problema maggiore è rappresentato dal profilerare dei B&B, come spiega anche l’assessore al turismo Fabrizio Leggio rispondendo a un cittadino: “Via Portica è indubbiamente una delle vie più penalizzate, ma nessuno sottolinea che questo incremento dei veicoli in centro storico, di cui tutti in questi ultimi tempi si lamentano, è un’altra delle conseguenze dell’esplosione delle locazioni turistiche. Ora ci sono centinaia di immobili in centro storico che i turisti hanno diritto di raggiungere per scaricare il bagaglio. Molti sono in luoghi poco accessibili e le macchine restano in sosta più del previsto nel mentre che i proprietari scaricano le valige o fanno il check-in. Bisognerà tenere in considerazione anche questo aspetto nel nuovo piano del traffico intervenendo in qualche modo. Ci stiamo lavorando”.
Ci sono poi, da tenere in considerazione nel piano del traffico, i problemi di approvvigionamento di negozi, ristoranti ed eventuali del genere: carico e scarico sono concessi fino alle 10, ma non è infrequente vedere furgoni anche dopo quell’ora (di uno sono stati diretti testimoni, nei giorni scorsi, sindaco e vicesindaco bloccati in una delle vie del centro), e di pomeriggio spesso sono i titolari dei negozi a intasare il traffico visto parcheggiando le auto private di fronte all’attività per carico e scarico. “Le variabili da considerare – spiega infatti ancora Leggio – sono molte e le necessità logistiche sono cresciute a dismisura negli ultimi 10 anni, alla luce dell’aumento del numero delle attività commerciali, ristorative e ricettive che necessitano di approvvigionamento continuo. Ci stiamo lavorando e che presto presenteremo una proposta che mira ad una soluzione, consapevoli che non sarà facile risolvere tutte le problematiche che sono legate a questo tema”.
Intanto il sindaco Stefania Proietti e l’amministrazione comunale organizzeranno una serie di incontri partecipativi, a partire da ottobre, finalizzati alla valorizzazione e al rilancio del centro storico. Gli incontri saranno tematici e prevederanno anche confronti con esperti e momenti culturali. I temi che saranno affrontati riguarderanno i principali punti di interesse per i residenti, le attività, e tutti i cittadini della città serafica: la viabilità e il traffico, il piano dell’arredo urbano, la rigenerazione urbana e i progetti Pnrr, la vivibilità, le opere pubbliche e i servizi per la città. Alle riunioni saranno invitati i cittadini, le attività e le associazioni di categoria, le associazioni culturali e di volontariato, il Calendimaggio, l’università, la diocesi e i religiosi, i sindacati e tutte le realtà e i portatori di interesse che gravitano e operano nel centro storico. L’obiettivo è di analizzare insieme le questioni che interessano il centro storico e condividere proposte e soluzioni per un rilancio del “cuore” della città di Assisi in vista degli storici anni che culmineranno con il Giubileo e con l’Ottavo Centenario francescano del 2026.
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