“Il Pincio è uno spazio verde che tornerà presto a essere fruibile dalla cittadinanza non solo nei termini di rinnovata sicurezza ma, soprattutto, riscoprendone i tratti di ormai nascosta peculiarità e bellezza. Questa è la direzione su stiamo lavorando”. Così l’assessore ai lavori pubblici Alberto Capitanucci, dopo la mobilitazione dei cittadini che si sono scattati svariate foto davanti alla struttura per evitare che il parco cittadino – chiuso da settimane per svariati problemi – faccia la fine della piscina, abbandonata da anni.
“Il progetto per il Pincio – spiega Capitanucci dalla pagina Facebook Città di Assisi – prevede l’immediata messa in sicurezza e riordino vegetazionale della lecceta. Questa prima fase di lavoro sarà progettata ed eseguita da professionalità di assoluto profilo del mondo dell’arboricoltura forestale. La selezione è in corso, con l’obbiettivo di concludere l’intervento entro due mesi da oggi. Anche le alberature dell’area di piazzale Trento e Trieste entrano in questa prima fase dei lavori”.
“Al termine di questa prima fase il Pincio -potenzialmente – tornerà già ad essere fruibile, libero da rischi evidenti, seppur con la parziale interdizione di alcune zone. La seconda fase – sempre secondo Capitanucci – punta invece a completare in forma organica il “restauro ambientale” del parco: il ripristino e rifunzionalizzazione dei percorsi, dei terrazzamenti e dei manufatti originari del nostro ottocentesco “bosco urbano” si coniugherà con la reinterpretazione in senso attuale dei servizi, degli accessi, dell’illuminazione, della relazione con il tema dell’acqua”.
“La necessità di un approccio progettuale fondato non solo su competenze tecniche ma, soprattutto, sostenuto da sensibilità e delicatezza è evidente. Entro il prossimo giugno contiamo di poter concludere il progetto generale – conclude Capitanucci – così da avviare i lavori in autunno e vederli conclusi nella primavera del prossimo anno.
Ci avviamo così a mantenere la promessa di riavere il Pincio finalmente ‘rinato’ e a disposizione della comunità e di tutti coloro che vorranno vivere uno degli spazi più suggestivi della città”.
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