Che fine ha fatto la riqualificazione del Pincio? L’infrastruttura è stata oggetto di lavori di riqualificazione tra il 2020 e il 2021, quando l’amministrazione aveva speso 500.000 euro per riqualificare 50 aree verdi sull’intero territorio cittadino, ma in questo 2023 – e complici anche le dimissioni dell’assessore Alberto Capitanucci che nel 2019 aveva presentato un progetto di riqualificazione – tutti i progetti sembrano fermi al palo per non dire abbandonati.
Le foto di una cittadina postate su sei di Assisi se… sono indicative e sembrano contraddire la risposta che la prima cittadina aveva dato pochi giorni prima a un emigrato preoccupato di non poter portare i nipoti al Parco quest’estate. Come spiegava Stefania Proietti, “Il Pincio è aperto tutti i giorni, ed accessibile a tutti coloro che vogliono andare nel parco. Ci sono molte manutenzioni da fare, in particolare nella zona a monte, al Pincio come in tutto il vasto territorio e l’enorme patrimonio pubblico del grande comune di Assisi. Che per anni era stato abbandonato a se stesso. Ricordo a tutti noi che, fino a pochi anni fa, il Pincio era chiuso, ora viene aperto, chiuso e gestito dal Comune di Assisi. Come sempre si può migliorare, io non ho mai avuto (e non ho tuttora) la bacchetta magica, ma alla domanda se puoi portarvi i tuoi nipotini posso risponderti ‘Si, certo!’”.
In realtà la situazione non è così rosea, tra piante, erbacce e zone non sicure per i bambini, tra rami caduti a terra e mai raccolta, folta erbaccia, zone recitante e assi e altra ‘spazzatura’ e abbandonata. Tra il 2020 e 2021 il progetto aveva previsto alcuni interventi sulla parte vegetazionale (costo complessivo 100.000 euro) e poi cominceranno i lavori veri e propri che, effettuati a stralcio, dovrebbero consentire la riapertura, seppure “a pezzi”, del Pincio. Uno dei primi interventi sarà quello nella zona dell’arena, che diventerà il baricentro ricreativo, tra l’altro con un chiosco (che al momento è chiuso). C’era poi l’idea di creare una sorta di “cunicolo” per connettere il Pincio al Pincetto, così da bypassare l’ingresso attuale, che è proprio lungo la trafficata statale.
Così, nella zona dove ora c’è l’ingresso, con un secondo intervento, dovrebbe essere realizzato il primo step del percorso sul tema dell’acqua, una sorta di “catino contemplativo”. Ulteriori interventi saranno poi realizzati sul belvedere (che non rimarrà unico) e sulle mura, per la messa in sicurezza. Per evitare che nessuna parte sia sottoutilizzata, verranno poi coinvolti altri enti (come Demanio e Convitto) per aprire il Pincio alla città, nella fattispecie al Convitto, alle due Rocche, al Parco del Monte Subasio, ma anche alla zona di espansione della città serafica, per cui il Pincio dovrebbe essere più facilmente raggiungibile. Rimane da vedere, stante l’addio dell’assessore Capitanucci, cosa resterà del progetto da lui promosso. Nel mentre, chi cerca il verde può andare al percorso verde (nelle zone di Assisi e Bastia), dove – segnalano sempre i cittadini su sei di Assisi se – di verde ce n’è anche troppo.
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