Non solo le aree verdi per bambini, ci sono lampi di speranza anche per il Pincio. Anche in questo caso ci sono fondi pari a 300.000 euro, 50.000 per la mappatura degli alberi e il resto per la riqualificazione. La struttura è chiusa da mesi, per un’ordinanza comunale.
“Nel nostro programma – ha detto il sindaco, Stefania Proietti, nel corso della conferenza al circolo del Subasio – non si parlava di Pincia. Ma il parco è un pezzo di patrimonio che non può continuare a essere gestito in maniera ordinaria. Quando siamo arrivati abbiamo trovato un degrado incommensurabile, nessuno si era occupato della struttura se non con manutenzione qua e là”.
Oltre ai fondi comunali (frutto della tassa di soggiorno), e all’Afor che si occuperà (gratuitamente) di riqualificare i vialetti, l’amministrazione comunale pensa di ricorrere all’Art Bonus, che permette ai privati di effettuare erogazioni a sostegno del patrimonio culturale italiano, per ottenere ulteriori fondi. “Il Pincio riaprirà totalmente nel 2020, anche se forse già dall’estate del 2019, messi in sicurezza gli alberi, potrebbe essere parzialmente riaperto”, ha spiegato Proietti.
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