(S.B.) Continuano le polemiche sulla pista ciclabile Rivotorto-Santa Maria degli Angeli. E non si vede ancora un lieto fine per i lavori sulla pista ciclabile, tratto conclusivo della ciclabile Assisi-Spoleto, che ormai da anni restano al palo. Purtroppo nella stessa pista ciclabile non molto tempo fa anche un incidente in cui perse la vita un ciclista.
Dopo mesi di segnalazioni e proteste, con tanto di chiusura della pista ciclabile (più volte si sono tenuti i lavori per rattoppare le fessurazioni e i cedimenti del fondo della pista, pure ancora prima che questa fosse inaugurata) oggi venerdì 19 maggio 2023, di prima mattina, anche un cartello (o meglio più cartelli, tutti uguali e posti su più punti nelle varie transenne) che recita la dicitura polemica: “Benvenuti nella Salerno-Reggio Calabria dell’Umbria. Vergognatevi!”. Lavori che – ogni volta iniziati – sarebbero dovuti durare sempre poco, e che invece si sono spesso interrotti e non sono mai ripresi. Ed oggi è ancora così. Tante anche le segnalazioni di residenti, cittadini e passanti, ad Assisi News.
Il rifacimento della pista ciclabile Rivotorto-Santa Maria degli Angeli avrebbe dovuto interessare da tempo alcuni punti della ciclabile, in modo da consentire la riapertura completa del percorso e la piena fruibilità in sicurezza. Ma nonostante gli annunci e opere cominciate sono ora ferme da troppo tempo. Tante le transenne che ne indicano la non accessibilità, in vari punti, e tanti gli interrogativi.
Al tempo, l’allora consigliere comunale Luigi Bastianini, residente della frazione, intervenne sulla situazione sollecitando interventi. Sul caso anche il consigliere regionale Stefano Pastorelli, diverse le note dell’amministrazione comunale e i ‘solleciti’ del primo cittadino di Assisi Stefania Proietti, ma ad oggi, nulla è cambiato. E in molti si interrogano: “Che fine farà questo tratto di pista ciclabile, un vero scempio!”.
E in attesa che chi di competenza intervenga definitivamente, nonostante le interruzioni e le chiusure, che ne vietano severamente l’accesso, capita spesso di vedere gruppetti di persone usufruire della stessa nonostante i divieti. In diversi infatti spesso ci camminano disinteressandosi dei divieti e delle inferriate che ne delimitano l’accesso, perché impossibilitati a camminare nella carreggiata parallela a fianco dove non c’è banchina e dove le auto spesso sfrecciano a velocità anche non consentita. La speranza è che la luce in fondo al tunnel inizi presto almeno ad intravedersi.
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